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venerdì 11 Ottobre 2024
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    “SP56, una strada che era percorribile ed ora è invasa a tutte le ore da camion e betoniere”

    "La strada è tortuosa, in punti molto stretta, in altri addirittura di difficile scambio tra autobus e auto: c'è un serio rischio per l'incolumità della persone che vi transitano e per la tenuta stessa della strada"

    Dove vanno…?

    Abito con i miei figli in campagna sotto il Poggio alla Croce, versante valdarnese, nel comune di Figline Incisa Valdarno.

    I miei figli frequentano le scuole a San Polo, asilo e primaria sono lì.

    Lavorativamente sono dislocata a Bagno a Ripoli perciò per comodità ogni giorno, più volte al giorno, transito sulla SP 56, ovvero la strada che collega il Valdarno a Firenze sud, attraversando i comuni di Figline Incisa Valdarno, Greve in Chianti e Bagno a Ripoli.

    E nello specifico le frazioni di Brollo, Poggio alla Croce, San Polo, Quarate e Capannuccia.

    Si tratta di una strada provinciale con una buona percorrenza, eccezion fatta per la presenza in carreggiata di qualche trattore e qualche anziano.

    Strada provinciale attraverso la quale si godono scorci bellissimi sulla nostra campagna ancora e per ora non troppo artefatta.

    La strada si presenta piuttosto malandata, con un carente servizio di manutenzione, ma in mezzo a questo territorio una strada classificata di non primo utilizzo, si può accettare anche che non lo sia.

    Da qualche mese la situazione è stravolta.

    Gruppi di Betoniere, camion, camion con rimorchio, camion con doppio rimorchio, camion con ruspe, attraversano la SP 56 in entrambe le direzioni anche 7, 8 volte al giorno. Un flusso continuon a qualsiasi ora del giorno, dalle 7 alle 19 .

    La strada è tortuosa, in punti molto stretta, in altri addirittura di difficile scambio tra autobus e auto.

    E’ una strada su cui ci sono due asili ed una scuola primaria. Quindi, transito di scuolabus, pulmini scuola calcio, bus per i centri estivi. Tralasciando il passaggio della Sita che è talmente e sfortunatamente sporadico.

    Quindi, in buona sostanza, un serio rischio per l’incolumità della persone che vi transitano e per la tenuta stessa della strada.

    La domanda formulata, e che rivolgo a tutte le amministrazioni interessate, agli uffici di Polizia Municipale, all’ufficio Arpat, all’ufficio per la tutela del territorio, alla Regione Toscana nella figura del governatore Giani è quindi legata a sapere se loro tutti, nei ruoli che interpretano hanno consapevolezza e contezza, e quindi possono spiegare alla cittadinanza tutta, non solo quella strettamente e direttamente collegata dove tutti questi mezzi siano diretti.

    Chiara Romoli

    RISPONDE IL DIRETTORE

    Salve Chiara, lei fa una domanda che molti hanno fatto in questo periodo.

    In attesa che chi amministra il territorio le dia una risposta, possiamo provare a darle la nostra (che probabilmente, in realtà, lei sa già): tutta quella movimentazione è dovuta al cantiere per la realizzazione del “polo” di Fendi a Capannuccia.

    Matteo Pucci

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

     

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