BARGINO (SAN CASCIANO) – Sabato 8 ottobre al circolo Arci “E. Curiel” del Bargino il presidente, i consiglieri e soci, si sono ritrovati per festeggiare il 25° anniversario dell’inaugurazione.
Una cerimonia semplice ma con dei momenti di emozione, quando il presidente Lidia Iannone, eletta da pochi mesi, ha consegnato medaglia e pergamena ai soci fondatori: Isaldo Manenti, Giancarlo Favetti, Bruno Cucini, Patrizio Carmignani, Giovanni Fantacci, Ferdinando Panti (deceduto), Luciano Lotti (deceduto), Piero Bellosi.
"Questo circolo – ci ha detto la presidente – è nato grazie ai fondatori che per anni con un piccolo forno in piazza, con le feste dell’Unità, hanno racimolato una certa somma allo scopo di realizzare un sogno, ovvero la costruzione del circolo. Questo è stato possibile anche grazie a tutti quelli che hanno impiegato il loro tempo libero, le aziende come quella della “Draga” che hanno offerto materiale edile, così come altre aziende, arrivando alla realizzazione".
Poi ci spiega cosa è oggi il circolo Arci barginese: "Sono diverse le attività, c’è uno spazio gioco per i bambini, la libreria, corsi di ginnastica per signore, corsi d’informatica, in più facciamo cene a tema su prenotazione e pizze. Da ottobre a giugno.Tengo a dire che siamo tra i pochi circoli che si basano al 100% su servizi svolti da volontari".
La presidente, dopo i saluti e i ringraziamenti ai presenti, ha lasciato la parola a Niccolò Landi e Marcello Morganti, successivamente sono state consegnate le medaglie e le pergamene ai fondatori, un momento davvero commovente specie quando a ritirare la medaglia sono stati i familiari delle persone scomparse. La pergamena è stata consegnata anche a chi ha contribuito alla costruzione del circolo.
Anche il sindaco Massimiliano Pescini ha raggiunto i presenti guardando assieme a loro il video del giorno dell’inaugurazione del circolo e del campo sportivo: "Ricordo bene la fatica per arrivare alla realizzazione del circolo – ha detto il sindaco – allora si pensava che questo fosse uno degli ultimi luoghi che il Bargino costruiva, ma poi è successo tanto in questa zona, dalla realizzazione delle Cantine Antinori, ai nuovi ambulatori, alla nascita delle associazioni come la “Ciurma” che ha collaborato con il circolo Arci, tanto che alla fine, questo è diventato il punto di riferimento per i barginesi”.
"Un grazie – ha concluso il sindaco – va dunque a tutti i volontari che s’impegnano e dedicano il loro tempo a far vivere il circolo. Avere un presidio come questo significa una luce in mezzo al paese e questo è un merito grande di tutti voi. Tutti i giorni bisogna accendere questa luce per la vita del paese".
di Antonio Taddei
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