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giovedì 28 Marzo 2024
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    Le Baccanti di Euripide all’arena di San Casciano. Il racconto per immagini

    Con il gruppo teatrale del liceo Rodolico "Fuochi di Prometeo", regia della professoressa Palermo

    SAN CASCIANO – Grande successo di pubblico mercoledì 5 giugno all’Arena dentro le mura di San Casciano per la rappresentazione teatrale “ Le Baccanti “ di Euripide.

    Dopo la rappresentazione della scorsa settimana al teatro del circolo MCL della Romola, gli alunni del liceo Niccolò Rodolico, sono infatti tornati in scena nel nostro capoluogo, alla presenza di un pubblico numeroso e caloroso.

    Tanti gli amici e i parenti presenti insieme al preside del liceo Niccolò Rodolico Pier Paolo Putzolu, accompagnato altri colleghi, emozionatissimo per questi ragazzi che hanno mosso i loro primi passi proprio tra i banchi di scuola.

     

    Una scena delle Baccanti con gli attori del liceo Rodolico

    Un ringraziamento alla professoressa Lucia Palermo, ideatrice e regista di questo progetto, che ha voluto fortemente questa serata, supportata dall’amministrazione sancascianese che da sempre sostiene tutte le iniziative artistiche.

    Un ringraziamento anche a Chiara Zavattaro, aiuto-regista e alla professoressa Maria Cristina Lisi, che insieme alla III D della Scuola Statale Ippolito Nievo, ha creato i costumi di scena.

    Applausi e complimenti soprattutto per gli attori: Filippo Bàgordo, Olmo Paoletti , Lorenzo Minchioni, Margherita Mugnaini, Petra Piccioli, Michela Foderaro, Agnese Tendi, Corso Targetti, Federico Faldetta, Davide Del Mastro, Gherardo Targetti, Riccardo Lamberti, Tommaso Laponti , Dayan Testi, Neri Venturi.

    Complice la location e il sole di fine serata, sugli attori è calata un’atmosfera ricca di “pathos” che ha trasportato il pubblico al tempo della Grecia Antica di Euripide.

    “Il Dio Dionioniso è giunto a Tebe per dimostrare la sua divinità alle sorelle della madre Semele, le quali negano che egli sia il figlio di Zeus. Per punizione il dio le ha invasate insieme a tutte le donne di Tebe e portate sul monte Citerone a baccheggiare. Prima tra tutte Agàve, figlia di Cadmo e madre del re Pentèo che pagherà a caro prezzo, con tutta la sua famiglia, il non aver riconosciuto la natura divina di Dioniso”.

    Tutti in piedi alla fine ad applaudire questi giovani attori che hanno saputo regalare tante emozioni, con l’augurio di continuare questo loro percorso artistico.

     

     

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    di Silvia Luis

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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