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giovedì 20 Marzo 2025
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    L’Azzurra Volley subisce al PalaMontopolo un 3-2 al passivo pieno di cose molto buone

    Una partita meravigliosa quella di domenica 3 febbraio. E poco male che a portarla a casa sia stata la Igor Gorgonzola Novara, perché Il Bisonte sancascianese ha fatto soffrire la capolista come poche altre volte in stagione, giocando forse la sua più bella partita del campionato e rimontando una quantità infinita di volte le fortissime novaresi, sia a livello di set (da 0-2 a 2-2) che in tutti i parziali.

     

    Inutile rammaricarsi per il primo set, perso dopo averlo rimontato fino al 23-23, e per il tie break, dove forse la benzina è  venuta un po’meno, perché la Igor Gorgonzola è la squadra più forte, e ci sta che in certi frangenti la classe di giocatrici come De Carne e Rosso abbia la meglio. Ma intanto la spettacolare partita del PalaMontopolo, caloroso come poche altre volte, ha offerto una Mastrodicasa nella miglior versione della stagione (17 punti con addirittura 8 muri, il 64% in attacco e una carica infinita), una Lussana in versione gatto in difesa, una Giogoli in netta crescita in palleggio e una Biccheri che quando è entrata è sembrata tornata ai suoi livelli.

     

    Vannini parte con Giogoli in palleggio, Ward opposto, Bianchini e Pietrelli in banda, Mastrodicasa e Bertone centrali e Lussana libero, mentre Colombo risponde con Kim in regia, De Carne opposto, Rosso e Bramborova bande, Casillo e Giuliodori centrali e Alberti libero.

     

    Gran partita nei primi punti e sostanziale equilibrio, con Mastrodicasa protagonista con due muri, poi l’attacco fuori di Casillo regala il primo break all’Azzurra (8-6). Novara reagisce e torna in vantaggio con un muro su Pietrelli (15-16), poi De Carne inaugura con un ace un proficuo turno di servizio che, anche grazie ad alcuni errori in ricezione delle azzurrine, scava un solco (16-21). Il Bisonte però è vivo e reagisce con un altro muro di Mastrodicasa (il quarto) e i punti di Bianchini e Ward che costringono Colombo al time out (21-23). Si rientra e una fast di Bertone e un punto di Bianchini dopo uno scambio lunghissimo regalano la parità (23-23), ma dopo un altro time out la fast di Casillo e il muro di Rosso su Bertone valgono il 23-25 Novara.

     

    Il secondo set parte con un gran turno in battuta di Rosso (1-4); Il Bisonte rimane comunque a contatto (6-7), poi un bel turno in battuta di Giuliodori, e palloni che cadono da ogni posizione ben orchestrati da Kim, valgono l’allungo (7-14). Le azzurrine ancora una volta dimostrano cuore e salgono sul 14-16, quando Colombo toglie Bramborova per inserire Garavaglia, ma la rimonta continua con una stratosferica Mastrodicasa e il punto di Bianchini: 17-18 e time out Colombo. E’ qui però che sale in cattedra la nuova entrata, che con un punto e due ace scava di nuovo il +5 (17-22): è un vantaggio che basta a Novara per vincere il secondo set, nonostante il cambio di Biccheri per Ward e un altro bel riavvicinamento (22-25).

     

    Nel terzo rimane in campo Biccheri e all’inizio c’è ancora tanto equilibrio, con un muro a uno di Bianchini che vale il primo vantaggio (9-8). Adesso è Il Bisonte a comandare, con Biccheri che sembra in stato di grazia, Lussana che salta come una molla e non lascia cadere un pallone e Mastrodicasa mostruosa sia a muro che in fast. Un mix decisivo per allungare prima 16-13 e poi 20-16, per poi conquistare meritatamente il set con Bianchini.

     

    In trance agonistica Il Bisonte sale 5-3 anche nel quarto, ma Novara non ci sta e sorpassa con Garavaglia (9-10). Poi due muri di Giuliodori danno il 12-15, ma è una serata in cui per l’Azzurra tecnica, cuore e grinta viaggiano di pari passo: la rimonta è ancora servita con Bertone che firma il 20-20, poi la partita diventa stupenda e sul 23-23 una grande difesa di Biccheri permette a Bianchini di firmare il 24-23 e l’attacco out di Rosso vale l’ennesimo tie break stagionale.

     

    Dove Novara parte forte con Rosso (0-3), Bianchini riavvicina l’Azzurra con un ace (2-3), ma poi la capolista diventa impenetrabile a muro e sale 2-8 e poi 7-12. Il tentativo di rimonta non manca neanche al quinto set (10-12) ma si ferma su un nastro maledetto su una battuta di Mastrodicasa e poi su una chiamata dubbia degli arbitri, prima della chiusura di Casillo.
     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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