CHIESANUOVA (SAN CASCIANO) – Sono già al lavoro i tecnici di “Opera Set” di Calenzano per modellare, tagliare, stuccare, colorare il terreno del grande plastico di 9 metri quadrati che riproduce in parte una porzione del percorso della tranvia del Chianti.
Che verrà esposto alla mostra “C’era una volta il treno… dalla tranvia del Chianti alle ferrovie a vapore in Italia”, in programma dal 16 al 30 giugno a Chiesanuova.
La rassegna, voluta dal Circolo Ricreativo Culturale di Chiesanuova, con la collaborazione dell’Associazione Il Paese dei Balocchi, proporrà al pubblico la storia della vecchia tranvia che da Firenze si snodava fino a San Casciano. E che portò, dal 1891 per 42 anni della sua storia, progresso in tutto il Chianti fiorentino.
Questo grande plastico, in scala 22 volte più piccolo della realtà, vedrà scorrere sotto il suo binario il famoso treno con la locomotiva Krauss Maffei, soprannominata “Gamba di Legno” per la sua andatura claudicante, davanti alla stazione di San Casciano.
Che è stata ricostruita grazie all’opera preziosa (e non facile, vista la scarsità di documentazione) di Fiorenza Nardi, Franco e Stefano Paoletti, con un lavoro architettonico davvero rilevante anche per la grandiosità dell’edificio che adesso non esiste più.
La rassegna prenderà il via il 16 giugno facendo tornare indietro nel tempo tutti i visitatori, perché potranno fotografarsi davanti alla gigantografia tromp l’oeil di oltre 18 metri quadrati per la quale “Opera Set” ha voluto ricostruire addirittura un binario a tutti gli effetti, con tanto di traversine, bulloni, chiavarde, verghe, tutte riprese dal disegno originale.
La mostra prende lo spunto da questa tranvia per ripercorrere poi tutta la la storia delle locomotive a vapore in Italia fino al 1970, con curiosità e reperti provenienti dal Museo Nesti della Fondazione delle Ferrovie dello Stato (che per l’alto contenuto culturale di questa mostra hanno concesso anche il proprio patrocinio).
Si potrà ammirare la famosa Bayard di Stephenson, locomotive dei primi del secolo e di convogli famosi come l’Orient Express; curiosità come il treno di Don Camillo, quelli dal fumo di latta, giocattoli rarissimi fabbricati oltre un secolo fa.
La mostra proporrà anche l’opportunità all’acquisto di cartoline inedite della tranvia, create per l’occasione da fumettisti di fama internazionale, con il timbro originale della tranvia.
Il cui ricavato andrà al 100% alla Fondazione dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
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