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venerdì 26 Aprile 2024
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    Si abbassa una serranda davvero storica in paese: abbiamo incontrato Monica Masti

    MERCATALE (SAN CASCIANO) – Rimangono pochi giorni alla chiusura di un negozio che ha rappresentato un pezzo di storia a Mercatale.

     

    E' “La Merciaia” di Monica Masti, bottega posta nell’angolo accanto alla chiesa di piazza Vittorio Veneto, nato per volontà della signora Teresa (soprannominata “Teresina”), gestito in seguito dalla figlia Carla e, infine, dalla simpatica e solare Monica. Che siamo andati a trovare per… salutarla.

     

    Monica il 31 dicembre lascerà quest’attività, sicuramente con un po’ di malinconia c'è…

    "Momentaneamente vivo tra malinconia e nostalgia perché ormai sono vent’anni che mi vedono dietro al banco in un’attività nata circa settanta anni fa".

     

    Com’è arrivata, se possiamo chiederlo, la decisione di chiudere?

    "Per una serie di fattori: sicuramente la crisi è stata la cosa che mi ha fatto pensare ad altro. Io sono una persona super attiva e questo, tra virgolette, è il mio grosso problema. Perché quando comincio a entrare in un periodo statico ho bisogno di inventarmi qualcosa. In realtà è già da due anni che avevo pensato di fare questa scelta, dettata un po’ dalla famiglia: con i figli ormai grandi e indipendenti è arrivata la scelta di mettermi su un’altra strada".

     

    Rammarichi?

    "Quello che il negozio sarà chiuso per sempre poiché non ho trovato nessuno per cedere l’attività".

     

    Nessuno interessato a continuare?

    "Sono venute tante persone a vedere, ma inutilmente: è il mio grande rammarico, non pensavo di arrivare a questo. Essendo un’attività storica, le mercerie sono sempre meno, in più in un periodo di crisi c’è sempre più la tendenza a riparare le cose, prima se si rompeva una cerniera si buttava via il capo, adesso si va a cambiarla. E davo per scontato, quando presi questa decisione, di trovare qualcuno che mi sostituisse: invece non ce l’ho fatta".

     

    Da qui sono passate tante persone…

    Stare dietro il banco mi ha dato tante soddisfazioni, specie quando i clienti mi chiedevano suggerimenti, rimedi. Sostengo che il bottegaio è sempre stato un grande psicologo, soprattutto nei paesi. Non è come la città, dove si entra nel negozio si compra e si esce: qui capitava la signora che aveva voglia di scambiare due parole. E anche se capitava la giornata negativa ci si metteva lo stesso lì ad ascoltare. Devo dire che porterò con me un grandissimo bagaglio perché ho fatto questo lavoro più che volentieri, e ho imparato tanto dalla gente che è passata da qui dentro".

     

    Cosa le mancherà di più?

    "Sono ormai ventiquattro anni che lavoro a Mercatale, per me questo negozio è stato un punto d’incontro e quindi mi mancherà; ma è arrivato anche il momento di andare a vedere cosa c’è… fuori Mercatale".

     

    La rivedremo presto in un’altra attività?

    "Ho tanti progetti e idee però per scaramanzia ne parlo poco".

     

    Non riusciamo a “strapparle” nulla…

    "Mi butterò nel mondo della creatività, mettendo in pratica quello che in questi anni mi hanno insegnato".

     

    Lasciamo Monica: non senza ritrarla con una foto tra i suoi fili colorati, in quel negozio che dal 31 dicembre chiuderà. E, siamo certi, saranno in molti a sentire la sua mancanza. 

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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