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giovedì 25 Aprile 2024
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    Il Coro Quodlibet piange per la scomparsa del suo cantore Conxita Claur

    Aveva fatto parte del Coro fin dalla sua fondazione, nato per iniziativa di don Renzo Pulidori. Il ricordo

    SAN CASCIANO – Il Coro Quodlibet piange la scomparsa di un cantore, Maria de la Concepciòn a tutti meglio conosciuta come Conxi o Conxita Claur, una delle anime della Corale Claudio Monteverdi, oggi Coro Quodlibet. Amava cantare, amava la musica, aveva uno spirito spumeggiante, adorabilmente senza timore, talvolta innocentemente sfacciato.

     

    Conxita ha fatto parte del Coro fin dalla sua fondazione, nato per iniziativa di don Renzo Pulidori proposto emerito della Collegiata di San Cassiano, con l’intento di non disperdere l’eredità della Corale Claudio Monteverdi diretta dal maestro Visibelli.

     

    Il 13 dicembre 1992 nei locali della Misericordia di San Casciano nasce la nuova associazione Corale Claudio Monteverdi, sotto la guida del Maestro Augustin Gonvers. Il primo concerto della nuova Corale fu il 9 luglio 1994 nella chiesa della Propositura di San Cassiano. Tanto fu l’entusiasmo di Conxita che vedeva nascere e condividere un suo grande desiderio.

     

    Così la ricordano i membri del Coro Quodlibet: "Aveva un’indole allegra e generosa, si dedicava senza pregiudizi alle persone che avevano bisogno, tra i tanti aiutava un signore con problemi motori. Lei, donna abbastanza minuta, lo aiutava a passeggiare per la piazza, estate inverno, facendo qualche sosta sulle panchine o al bar".

     

    "Ma non si fermava lì – ricordano ancora – ha aiutato anche i giovani stranieri ospiti nella struttura dell’ex Hotel Mary in viale San Francesco, riuscendo a coinvolgere uno di loro nel canto, arrivato a sua volta a cantare come basso nel Coro".

     

    Era ottimista Conxita: "Riusciva sempre a vedere il bicchiere più che mezzo pieno, pieno per tre quarti anche nei momenti più difficili durante i lunghi mesi di attesa e sofferenza. E’ davvero difficile per tutti noi accettare la sua scomparsa. Ci mancherà".

     

    I funerali si sono svolti pochi giorni fa nella Propositura alla presenza del Coro Quodlibet che sebbene con grande tristezza, hanno accompagnato le esequie cantando per lei, Maria de la Concepciòn, per tutti Conxita.

     

    Un saluto… speciale

     

    Coro che l'ha anche salutata anche con un dialogo immaginario fra due persone defunte… in un luogo che potrebbe essere il paradiso (di Franco Pennacchi).

     

    – Ciao Conxi ! Che bella sorpresa mi hai fatto! Sono molto felice di vederti! Sai, quassù a non molti piace la musica che ascolto io.

     

    – A dire la verità Stefano… non è che avessi proprio tutta questa voglia di venire a trovarti adesso!! Ma sono contenta di rivederti.

     

    – Non essere triste Conxi! Quassù potrai vedere cose meravigliose e fare quello che hai voglia di fare. Senti che bello questo pezzo!!

     

    – Sì! E' bellissimo! Piace anche a me… ma il Maestro non ce lo farà mai fare!

     

    – Forse avrà le sue ragioni. Vieni! Ti faccio vedere dove abiterai d'ora in poi!

     

    – Che bello!! Una cucina tutta per me… con una padella grandissima!!!

     

    – Sì! Ma puoi anche uscire e vedere tutto quello che vuoi!

     

    – Bene! Allora posso andare ad aiutare quei ragazzi, sono stranieri, posso insegnargli le lingue. Vedi, hanno bisogno di aiuto per inserirsi! E quegli altri, che sono emarginati perchè chiamati disabili! Bisogna lottare per ottenere i mezzi che servono loro! Poi c'è da organizzare per il Coro! Il mio amato Coro!…

     

    – … il nostro Coro! Calma Conxi! Non c'è tutta questa fretta!

     

    – Allora posso viaggiare! Vedere posti bellissimi… e quelle meravigliose montagne! Andare su percorsi pericolosi! Però… forse avrò paura!

     

    – Tranquilla Conxi! Qui nessuno ti farà trasalire dallo spavento, sbucando dal nulla all'improvviso!

     

    – Oh! Che sollievo Stefano! Devi ricordarmi che ti devo ringraziare!

     

    – Non devi ringraziare me, Conxi! Devi ringraziare te stessa, perchè sei stata quella che volevi essere: una persona speciale!

     

    – Grazie Stefano! Adesso ti saluto e ti ringrazio della compagnìa. Sono un po' stanca e devo pensare ai miei cari figlioli, anche se ormai se la caveranno da soli… e soprattutto devo cercare una bella storia da raccontare alle mie dolcissime nipotine, per farle addormentare e sognare…

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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