CAMPOLI (SAN CASCIANO) – Un nostro lettore nel pomeriggio di giovedì 9 marzo ci ha chiamato allarmato per un muro pericolante. O, meglio, in parte crollato.
Si tratta del muro che delimita la bellissima Pieve di Santo Stefano a Campoli, situata su una collina che è, senza ombra di dubbio, uno dei luoghi tra i più belli del Chianti fiorentino.
Si tratta di una delle Pievi più antiche della Diocesi fiorentina: ha avuto come pievano Clemente VII poi divenuto Papa (al secolo Giulio dei Medici) cugino di Papa Leone X e figlio postumo di quel Giuliano che fu ucciso nella congiura dei Pazzi.
La parte del muro a secco per fortuna non è crollata sulla transitata via Campoli, ma nella parte sottostante del campo.
Risulterebbe che già da un po’ di tempo era stata fatta una perizia sulle condizioni di indebolimento di tutto il perimetro murario che riguarda il piazzala davanti alla Pieve. Che, come si può constatare dalle foto, sono davvero precarie.
Pochi anni fa era stato addirittura fatto un progetto per evitare che il traffico di mezzi (anche pesanti) passasse davanti alla Pieve.
Spostato, con una breve deviazione, poco distante; dando così “respiro” ed evitando sollecitazioni alla struttura.
Che negli anni è stata anche incatenata con dei tiranti. E che subì pure qualche danno dalla sequenza sismica del 2014, che aveva gli epicentri delle scosse a poca distanza.
In seguito a ulteriori segnalazioni di altri lettori, siamo tornati sul posto: e la versione più accreditata per il crollo è che sia stato causato, settimane fa, dall’urto con un automezzo, forse un furgone.
Alcuni residenti hanno visto le tracce di una frenata, oggi scomparse, e raccolto alcuni frammenti di quello che sembra essere un fanale.
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