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martedì 16 Aprile 2024
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    Distrutta? Rubata? Questo è quel che rimane della lapide in memoria della coppia francese agli Scopeti

    Un atto incomprensibile, una follia che non si spiega: l'ennesima mancanza di rispetto verso una piccola testimonianza in ricordo di chi ha trovato la morte in una terribile notte

    SCOPETI (SAN CASCIANO) – Molto probabilmente non si tratta “solo” di un danneggiamento, di un atto vandalico.

    Ma quella compiuta sulla lapide posta sul luogo del delitto dove il Mostro di Firenze uccise le sue due ultime vittime, i francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, in via Scopeti nel settembre 1985, sembra essere una distruzione completa. O, addirittura, una asportazione.

    Delle due lastre in pietra che erano state poste su un grosso masso, sono rimaste poche schegge, che oggi trovano posto sul fondo di un secchio.

    Sono stati gli agenti della polizia locale di San Casciano a recuperarle, nel pomeriggio di venerdì 24 febbraio, dopo che un uomo che era passato dalla piazzola aveva notato quanto accaduto. Avvisando così la stessa polizia locale.

    Un atto incomprensibile, una follia che non si spiega.

    Una persecuzione: danneggiata di nuovo la lapide in memoria della coppia francese uccisa dal Mostro agli Scopeti

    Si può ipotizzare che ignoti abbiano asportato la lapide con la scritta, mandando in frantumi la base e lasciando lì i pezzi.

    Ma portando via l’altra, dove c’era scritto: “A Nadine et Jean-Michel QUI N’EXISTENT PLUS A LA JUSTICE QUI N’A JAMAIS E’TE’ RENDUE”.

    Oltre alla polizia locale. di quanto accaduto sono stati informati i carabinieri.

    La piazzola è molto frequentata: il luogo non è stato molto modificato dopo il delitto, salvo alcuni incendi che hanno in parte distrutto gli alberi di alto fusto.

    C’è anche chi porta ancora dei fiori e si sofferma per una preghiera.

    Adesso vedremo cosa deciderà di fare Francesco Cappelletti, colui che insieme con altri ha posto la lapide. Rimettere una nuova o lasciare tutto com’era?

    Pare che si possa andare verso la prima opzione: riprovarci ancora una volta, senza arrendersi.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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