SAN CASCIANO – Sono tornati. Dopo gli anni di sosta forzata dovuta al Covid-19. Che però non ha fiaccato la loro fantasia.
Sono tornati con una delle loro specialità, ovvero il costume di carnevale su tema “local”.
Duccio Becattini, Stefano Mori e Francesco Papi non si sono smentiti: e per il Sancarnival Party 2023, che si è svolto sabato 18 febbraio al Parco del Poggione, a San Casciano, eccoli sfoggiare un trittico da sogno.
Rigorosamente, è bene precisarlo, fuori concorso rispetto al “contest” della festa organizzata delle contrade sancascianesi.
Troppe volte in passato, infatti, avevano fatto “man bassa” di premi. Quindi non si concorre, ma ci si veste solo per la (inevitabile del resto) gloria.
Stavolta i tre personaggi sancascianesi onorati dal travestimento del “tridente dei sogni” sono tutti della casa del popolo di San Casciano.
Duccio Becattini ha onorato infatti una delle colonne portanti del circolo Arci sancascianese (ma anche della contrada del Leone, della Festa de l’Unità, di tante occasioni in cui c’è da darsi da fare in modo volontario): ovvero Doriana Mori.
Stefano Mori (presidente della Pro Loco sancascianese peraltro, quindi chi meglio di lui può interpretare il… loco) si è cimentato con un vero e proprio Everest da scalare.
Impersonificando, in modo egregio va detto, sia come abbigliamento che come postura, Massimiliano Micheli, al secolo “Pellicano”. Un altro che al circolo Arci (e in tutta San Casciano) è una istituzione.
Infine Francesco Papi, difensore-centrocampista della Sancascianese, che ha avuto un compito più da “gregario”, ma forse per questo ancor più difficile.
Immedesimandosi, in modo superlativo va detto, in uno dei frequentatori-cult della stessa casa del popolo, ovvero Alfiero Cavini.
Ne è venuto fuori un tris da urlo.
E al Gazzettino del Chianti sappiamo bene cosa si prova, visto che nel 2017 il dinamico trio si vestì dal… direttore Matteo Pucci e dal giornalista Antonio Taddei (oltre che da “volpe Vincenzo”, ai tempi protagonista di una storia strappacuore).
Che dire, anche per quest’anno tanto di cappello. Ci vediamo nel 2024, chissà a chi toccherà… .

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