Prosegue senza sosta l'arrivo in redazione di componimenti relativi al Carnevale Medievale Sancascianese. Una "rimazione" che pare davvero abbia contagiato in tanti: chi più "appuntito", chi solamente "gioioso". Riceviamo e pubblichiamo questa, di un contradaiolo del Giglio che, dice, "non ha chiesto i' permesso a nessuno".
Elogio del Giglio per la vittoria 2013
Nobile Giglio, per le tue castella pel tuo contado ricco ed ubertoso,
niuna contrada fu di te più bella né popol più civile e virtuoso.
Son le tue donne d'ogni grazia piene e ricca ognuna fa la sua magione,
le loro doti piegano le schiene e gentilezza funge da bastone.
Son sempre dame, senza alcun inganno, se sono acconce e ornate con gran cura
o quando col sacchetto in mano vanno al cassonetto della spazzatura.
E i garzoncelli tuoi scherzosi assai? Che dir di loro se non grandi lodi?
Belli festosi manierati e mai sboccati né di lingua né di modi.
De' lor parenti son consolazione che su di loro fanno affidamento,
in vecchiaia faranno da bastone, se non si danno prima come il vento.
Nobile Giglio, ma la tua più bella, e pien di speme, luce del mattino
ha gambe corte e corta la gonnella e gira le tue strade in passeggino.
Nobile Giglio, ei sono il tuo futuro pieno di gesta audaci e di tenzone,
gioiosamente preso a muso duro ma con festose spade di cartone.
Nobile Giglio, degno d'ogni lode, onore e gloria a te, o nostro sole!
Per ogni dove nostra gioia esplode! Inni intoniam! Facciamo capriole!
Un contradaiolo del Giglio
(che non ha chiesto i' permesso a nessuno)
di Redazione
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