Nella chiesa di Santa Maria al Prato, chiamata anche chiesa della Misericordia, in piazzetta Simone Martini, è possibile visitare una deliziosa esposizione di immagini del Bambino Gesù che vanno dal 1700 al 1900.
Pezzi unici e rari, vere e proprie opere d’arte in cera, terracotta invetriata e in carta pesta di varie dimensioni: alcuni di questi custoditi all’interno di teche. Sono esposti sui quattro altari laterali della chiesa e provengono in maggior parte da personeche hanno fatto dono di queste immagini alla Misericordia.
A curare l’esposizione è Paolo Bacci, custode di tanti “segreti” non solo della chiesa, ma anche della storia di San Casciano. "Il Gesù Bambino che si vede nel secondo altare di destra, sotto al Crocifisso ligneo di scuola fiorentina – spiega Bacci – è in terracotta (anno 1870), opera di Pietro Collina (suo è il colossale altar maggiore in terracotta della pieve di San Giovanni in Sugana a Cerbaia). E' il Gesù bambino emblema della Misericordia. Pietro Collina ne fece due copie, una deve essere conservato nella chiesa di Mercatale".
C’è un altro Gesù Bambino in cera del 1890, questo piccolissimo (secondo altare a sinistra) finemente restaurato da Gabriella Pulidori, da poco venuta a mancare, sorella del Proposto emerito don Renzo. Anche nella Propositura di San Cassiano in piazza Cavour, sull’altare accanto alla Sacrestia, il Proposto don Massimiliano Gori, ha esposto altri bellissimi Gesù Bambino, anche questi di notevole interesse.
di Antonio Taddei
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