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venerdì 29 Marzo 2024
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    Fondi PNRR: il Comune partecipa al bando ministeriale per creare un nuovo spazio polivalente alla Romola

    Il costo dell'intervento di risanamento e restauro dello spazio pubblico (la ex scuola) è stato stimato in 650mila euro

    LA ROMOLA (SAN CASCIANO) – Tra le tante proposte con le quali il Comune di San Casciano, al lavoro da settimane, si candida al conseguimento dei finanziamenti PNRR, emerge il progetto di restauro e risanamento conservativo dell’ex scuola di campagna in località La Romola.

    L’elaborazione della progettazione preliminare, già approvata in sede di giunta e finanziata con risorse comunali, è la carta che l’amministrazione sancascianese gioca nel concorrere al bando ministeriale, gestito dalle Città Metropolitane.

    L’intervento si inserisce nel programma relativo ai Piani Urbani Integrati, previsto nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, per la realizzazione di progetti di rigenerazione urbana, funzionali a promuovere l’inclusione sociale e a migliorare le periferie delle città metropolitane creando nuovi servizi e riqualificando le infrastrutture.

    E’ di 650mila euro il costo complessivo stimato dell’investimento che il Comune di San Casciano potrà realizzare attraverso il reperimento delle risorse ministeriali.

    “La nostra idea è quella di rigenerare la struttura che un tempo accoglieva una scuola e trasformarla in un centro polifunzionale” dichiara il sindaco Roberto Ciappi.

    “Intendiamo rivitalizzare lo spazio pubblico che ha rappresentato storicamente un punto di riferimento per la frazione – riprende – in un’opportunità sociale e culturale che si arricchisce di nuove funzionalità contemporanee”. 

    “Riutilizzando l’edificio pubblico miglioreremo la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale – aggiunge il sindaco – e potenzieremo i servizi di carattere culturale e sociale”.

    L’intervento di conversione e rifunzionalizzazione della struttura mira a riqualificare il complesso architettonico, costituito da un edificio in muratura tradizionale e una torre piezometrica in cemento armato.

    L’edificio che risale all’inizio del 1900 fu utilizzato nel corso dei decenni per accogliere una scuola pubblica e poi privata. L’edificio è in disuso da alcuni anni.

    “Se riusciremo a ottenere le risorse ministeriali, avendo già sostenuto le spese di progettazione – conclude il sindaco – potremmo far rinascere questo spazio creando un centro polivalente a disposizione della comunità”.

    L’edificio è situato fra il centro storico della frazione e la chiesa.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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