SAN CASCIANO – Non accenna a placarsi la polemica esplosa a San Casciano sul tema della possibilità, in futuro, di poter utilizzare energia geotermica, rintracciata durante gli studi geologici propedeutici al Piano Strutturale.
Lettere di cittadini, massiccia presenza agli incontri pubblici sul Piano Strutturale, repliche da parte dell'amministrazione comunale sancascianese che a parlato di una semplice "opportunità di conoscenza a disposizione dei cittadini".
Dai banchi dell'opposizione sarà Maria Teresa Lumachi, capogruppo di Forza Italia, a proporre nel prossimo consiglio comunale del 10 marzo una serie di emendamenti al DUP, Documento Unico di Programmazione 2016-2018 "per escludere la costruzione di centrali di cogenerazione termoelettriche sul nostro territorio".
E per dare una risposta a quelle "perplessità – dice ancora Lumachi – legate, principalmente, ai rischi connessi alla sismicità del territorio ed alla cogenerazione con altre fonti di energia non meglio specificate".
"Personalmente – prosegue Lumachi – non sono di quelli cui piace agitare spauracchi, ma non sono neanche fra quelli che lanciano il sasso e ritirano la mano. C’è un modo molto semplice per calmare le polemiche e verificare quali sono le reali intenzioni delle parti in causa: mettere nero su bianco nei principali atti di programmazione del nostro Comune cosa si vuol fare".
"A partire dal DUP – spiega Lumachi – base dell’azione programmatica dell’amministrazione, che il consiglio comunale esaminerà nella prossima seduta del 10 marzo, inserendo nelle due parti (sezione strategica e sezione operativa) in cui si parla di energie rinnovabili l’esclusione di impianti geotermici in cogenerazione( essendo il nostro territorio a bassa entalpia) mediante centrali termiche in qualsiasi modo alimentate (gas naturale, combustibili fossili o biomasse, oppure utilizzando il calore proveniente dalla termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani)".
"Ovviamente – rimarca – un tale richiamo dovrà poi essere inserito anche negli strumenti di pianificazione urbanistica, a partire dalla variante al Piano Strutturale che è in corso d’esame. Così si coniuga il giusto richiamo all’incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili con la tutela dell’ambiente e del territorio, usando quello che un tempo si chiamava il buon senso e si “certifica” quanto il sindaco " ha dichiarato durante l’assemblea di Cerbaia, togliendo voce alle polemiche".
"Sempre che sia questo – conclude Lumachi – quello che si vuol fare davvero, considerato anche l’atteggiamento assunto dal governo regionale che sta concedendo permessi di ricerca mediante trivellazione alle grandi aziende private su tutto il territorio toscano, anche in zone ambientali di pregio (vedi Masso delle Fanciulle a Pomarance/Volterra)".
di Redazione
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