SAN CASCIANO – Il Comune di San Casciano, martedì 9 maggio, in occasione della Giornata in ricordo delle vittime del terrorismo, ha depositato due corone.
La prima in piazza Cavour, sotto la lapide posta sulla facciata del circolo Acli il 4 giugno 1978, per iniziativa delle associazioni cattoliche. In memoria di Aldo Moro e di tutte le vittime innocenti della barbarie politiche.
Era presente il sindaco, Roberto Ciappi, che ha anche apprezzato le foto poste nella bacheca dal Gruppo Culturale “La Porticciola”, in ricordo di come il paese apprese la notizie e si riunì, quel giorno, in piazza Pierozzi.
Ha ringraziato le autoritĂ civili e militari, il comandante della Stazione carabinieri di San Casciano Maurizio Neri, il proposto don Massimiliano Gori, le associazioni, Libera e il mondo sindacale.
“E’ una giornata importante da commemorare e ricordare – ha detto il sindaco Ciappi – C’è da fare propri gli insegnamenti di quello che è stato; di come la democrazia della nostra Repubblica è stata messa a dura prova. Il 9 maggio è una data particolare, terribile, per tutta una serie di orrori”.
“Il 9 maggio – ha specificato – è anche la notte in cui Peppino Impastato venne ucciso, passando forse un po’ in sordina perchĂ© quel giorno ci fu il ritrovamento in via Caetani del corpo di Aldo Moro”.
“Oggi – ha concluso – celebriamo la democrazia, la pace. E tutte le vittime cadute sotto i colpi del terrorismo”.
Insieme al sindaco, il presidente del circolo Acli di San Casciano, Michele Gheri: “Avevo 13 anni il giorno del ritrovamento del corpo di Aldo Moro – ha ricordato Gheri – e ho ancora impressa l’emozione del mio babbo che, davanti alla televisione, ascoltava la notizia”.
“Una feroce aggressione allo Stato – ha concluso Gheri – Noi oggi abbiamo l’impegno di trasmettere alle generazioni future: è importante ricordare. E imparare ad amare”.
Subito dopo è stata la volta della deposizione della corona al giardino Santa Chiara d’Assisi, nel Piazzone.
Dove il 17 dicembre 2009 il Comune di San Casciano, oltre a installare una targa in ricordo di Peppino Impastato, piantò anche un piccolo cipresso. Che oggi svetta verso il cielo azzurro.
Qui, oltre al sindaco, ha fatto un breve discorso anche l’ex primo cittadino Massimiliano Pescini, oggi consigliere regionale della Toscana.
Fu lui a scoprire quattordici anni fa la targa in ricordo di Peppino Impastato: un uomo libero e coraggioso, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.
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