SAN CASCIANO – Non vengono mai fatti nomi e cognomi: ma con ogni probabilità ci si riferisce (in particolare) ai dieci anni di giunte guidate dal sindaco Pietro Roselli (1995-2004).
Quelli (in particolare) delle grandi opere pubbliche. Quelli, per dirla come uno spot del passato, della "San Casciano da bere"… .
Quel lungo periodo prima dei cinque anni con Ornella Signorini primo cittadino (2004-2009) che "traghettò" il più possibile senza scossoni l'amministrazione comunale sancascianese verso il doppio mandato (il secondo è iniziato nel giugno 2014) di Massimiliano Pescini.
Pescini che oggi, in fase di chiusura di bilancio 2015, assieme alla sua giunta e al vicesindaco (con delega alle finanze) Donatella Viviani (in foto), fa sapere che in questi cinque anni (e oltre) non ha trovato una situazione tutta rose e fiori. Tutt'altro.
Anni sfruttati, si dice dal palazzo comunale, "per avviare San Casciano verso un’importante opera di risanamento strutturale del bilancio comunale. Per la prima volta nella storia del Comune chiantigiano i debiti contratti nel passato, derivati dall’accumularsi di centinaia di mutui e obbligazioni accesi dagli anni ’80 in poi, subiscono un drastico ridimensionamento".
"Il Comune – proseguono – rimborsa ai propri principali creditori, vari istituti bancari, la somma complessiva di oltre 10milioni di euro cui si aggiunge l’importo relativo agli interessi versati dall’ente per circa 5 milioni di euro".
"Un percorso virtuoso – si evidenzia in un passaggio che denota una durezza profonda nei confronti del passato – graduale e complesso che nasce dall’intento di mettere i conti a posto, restituire credibilità all’ente e dignità al territorio".
Mai a San Casciano, comune noto per la quasi totale mancanza di scossoni fra una giunta e quella successiva, una presa di posizione del genere non può che destare attenzione. E anche un po' di stupore.
Evidentemente si vogliono mettere in chiaro certi passaggi e certi sacrifici fatti a fronte di chi, in passato, ha (forse) vissuto al di sopra delle possibilità del momento.
Si parla, appunto, di credibilità e dignità che, evidentemente, a causa delle scelte finanziarie degli anni precedenti, erano venute meno: "In un arco temporale compreso tra il 2009 e il 2014 – si dice ancora – il Comune ha provveduto al pagamento annuo di 3 milioni di euro (2 milioni di euro in linea capitale e 1 milione di euro di interessi) prelevandoli dalle entrate correnti del bilancio".
"L'operazione – si sottolinea con orgoglio – è stata avviata e portata avanti senza intervenire sul complesso dei servizi erogati al cittadino, educativi e sociali in prima istanza, che anzi sono stati mantenuti e potenziati nella qualità e nel livello di aderenza ai bisogni del territorio".
“Nel 2009 – spiega il vicesindaco Donatella Viviani – lo stock del debito, legato a mutui ed obbligazioni pregressi, ammontava a circa 30milioni di euro, nel 2014 l’indebitamento è calato fino a 20 milioni e mezzo di euro, uno sforzo incredibile da parte del Comune che acquista ancora più valore se si considera che nel 2009 e nel 2014 il prospetto delle entrate correnti, della stessa provenienza, si eguaglia, aggirandosi intorno ai 13milioni di euro”.
Insomma, in un momento di forte recessione economica su scala nazionale, a fronte di un quadro delle entrate analogo a quello di partenza e di tagli continui operati dallo Stato, il Comune sancascianese è riuscito a mettere a segno tre obiettivi: ridurre il debito, evitando di accendere nuovi mutui, garantire servizi di alta qualità e mirati alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione e realizzare investimenti utilizzando gli oneri di urbanizzazione.
“Vorrei fosse chiaro ai cittadini – conclude il vicesindaco – che il risanamento dei conti del Comune, in un momento complesso che ha messo a dura prova la macchina comunale impegnata a sostenere la contrazione delle entrate e la riduzione delle spese, non ha avuto alcuna ripercussione sui servizi, una difficoltà nella elaborazione del bilancio che si ripropone ogni anno".
"E quello del 2015 – annuncia – non lo nascondo, sarà particolarmente fosco, vedremo nelle prossime settimane come chiuderlo”.
di Matteo Pucci
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