SAN CASCIANO – Una domenica densa di impegni e cerimonie istituzionali per l’amministrazione comunale di San Casciano.
Che ieri mattina ha aderito al sedicesimo Raduno regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri a Fiesole e alla settantaquattresima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro di Firenze, promossa e organizzata dall’Associazione Nazionale fra Lavoratori mutilati e Invalidi del Lavoro.
Il primo evento, presenziato dalla vicesindaca Martina Frosali e dall’assessore Duccio Becattini, ha dedicato un ricordo speciale all’ottantesimo Anniversario del sacrificio dei Carabinieri Martiri di Fiesole, Medaglia d’oro al valor Militare, arricchito da un nutrito programma di incontri che ha intrecciato storia, arti e cerimonie istituzionali.
“Sono occasioni importanti per la comunità civile e gli enti pubblici – commenta la vicesindaca Frosali – una commemorazione partecipata che ci ha permesso ancora una volta di sottolineare il valore della memoria condivisa, un patrimonio necessario a costruire identità e favorire responsabilità e consapevolezza nelle nuove generazioni”.
All’appello dell’iniziativa “Vivere, un diritto. Il lavoro sicuro, un dovere” l’amministrazione sancascianese, rappresentata dall’assessore Francesco Volpe, ha risposto attivamente unendosi all’associazione, all’ente regionale e ai comuni toscani presenti.
La cerimonia, che si è tenuta in piazza Mattei, presso il giardino Caduti sul lavoro, ha acceso i riflettori sulla preoccupante e crescente entità di quella che è considerata una vera e propria piaga del nostro tempo.
“La gravità del fenomeno è attestata dai numeri: 680 vittime quest’anno, quasi 3 al giorno, la sicurezza sul lavoro deve essere rispettata in ogni contesto professionale, dal più piccolo al più grande” dichiara l’assessore Volpe.
“Per difendere la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici – rilancia – è importantissimo ricordare ma non basta, la nostra attenzione non può essere richiamata ogni volta che accade una tragedia”.
“Occorre un impegno serio – conclude Volpe – quotidiano che siamo chiamati tutti a tradurre in atti concreti, facendo rete e lavorando per orientare ogni strumento di nostra competenza a favore della prevenzione e della tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

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