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giovedì 25 Aprile 2024
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    Il Festival inizia oggi: ma a San Casciano c’è chi il “suo” Sanremo lo ha già vissuto

    Stefania Belli sul palco dell'Ariston ha cantato nel novembre scorso (in streaming mondiale): ed è arrivata terza a Sanremo Senior nella categoria over 60

    SAN CASCIANO – La 72esima edizione del Festival di Sanremo, che inizia oggi, sarà vista con occhi diversi dalla sancascianese Stefania Belli.

    Perché lei sul palco dell’iconico Teatro Ariston si è esibita il 4 novembre 2022, nella sesta edizione di Sanremo Senior.

    Andando in finale e arrivando terza nella categoria interpreti over 60: una finale trasmessa in diretta streaming mondiale. Siamo andati a trovarla a poche ore dall’apertura del sipario.

    Stefania, ci racconti un po’ di lei.

    “Sono nata a Firenze ma vivo a San Casciano da 23 anni. Sono una maestra di ballo dagli anni ’80 e qui ho allieve che sono figlie di mie… ex allieve. Fra tanti può capitare che qualcuno diventi ballerino e, nella mia storia, c’è chi ha intrapreso la carriera: o come insegnante, o come ballerina-ballerino. Tra l’altro, e lo posso dire perché l’ha già detto in pubblico, ho avuto come allievo anche il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi! Era molto serio, s’impegnava tanto: è stato un allievo bravissimo”.

    Com’è passata dal ballo al canto?

    “Da bambina volevo fare la cantante, ho sempre avuto questa passione. Mi sarebbe piaciuto diventare una showgirl, però ero molto timida. A otto anni mi hanno portato in una scuola di danza, e quello è stato amore eterno. Purtroppo sono nata in un periodo nel quale non c’erano le scuole come ci sono adesso (almeno in Italia, perché all’estero ci sono sempre state), dove entri e puoi fare arte in tutti i sensi”.

    Insomma, era fra due… fuochi.

    “Nel mio periodo c’erano le band che si ritrovavano nelle cantine, dove cantavo con i miei amici, ma poi la danza ha preso il sopravvento. Ho iniziato a fare l’assistente della mia insegnante, Simonetta Gallo, in una delle pochissime scuole di Firenze. Tra l’altro avevo un parente cantante lirico professionista, Aldo Reggioli: un giorno mi sentì, e mi disse che se avessi iniziato fino da piccola avrei potuto fare canto lirico. Ma che avrei comunque potuto togliermi delle soddisfazioni anche nella musica leggera”.

    E’ riuscita però a unire la danza al canto…

    “Con la mia scuola, la Sancaballet di Chiesanuova, ho iniziato dei laboratori di musical, dove potevo anche cantare. Per quanto riguarda la mia nuova esperienza tutto è iniziato con il maledetto Covid. Il tempo libero era diventato tanto, così mi è capitato di venire a conoscenza di un Campus Musicale di canto estivo a Impruneta, organizzato da Luca Bechelli, autore, compositore e arrangiatore, che ha scritto anche canzoni per Sanremo. Mi sono iscritta e a fine agosto 2021 ho partecipato al Campus, dove ho scoperto un mondo nuovo fatto di tanti professionisti, vocal coach, tecnici. Sono stati tre giorni nei quali abbiamo cantato con una band dal vivo, scegliendo tre canzoni”.

    Ricorda quali?

    “Certo. “Grande, grande, grande” di Mina, “Dedicato” della Bertè, e “Dimmi che non vuoi morire” di Patty Pravo. E’ stato un gran successo, tanto che la vocal coach di Roma, Elsa Baldini, mi ha spinto a continuare l’esperienza. Nel settembre 2021 ho iniziato a studiare, scoprendo cose della mia voce che non conoscevo. Ed è grazie a due fratelli, Fabio e Ivan Lazzara, vocal coach che preparano anche cantanti famosi, che ho fatto un sacco di concorsi importanti. Per poi arrivare a Sanremo Senior. Ho fatto così la domanda di partecipazione, fino a quando non mi è arrivata la telefonata: mi avevano preso”.

    In quanti eravate a concorrere?

    “Ottocentosettantadue, on partecipanti da tutto il mondo: ne hanno presi sessanta. Io ero tra questi. Per me era già una vittoria”.

    Che emozione è stata entrare all’Ariston?

    “Un’emozione grandissima. Abbiamo atteso il nostro turno nella “Red Room”, che si trova vicino al retropalco. Poi, il momento di cantare: non ero abituata a salire su un palco così importante. So calcare un palco e ballare: l’emozione c’è lo stesso, ma la so gestire perché sono padrona del mio corpo. Cosa diversa è gestire le corde vocali. Poi il pubblico, che non mi aspettavo mi accogliesse con tanti applausi. Hanno anche acceso la luce dei telefonini, alzandoli in aria come ai concerti, durante la mia canzone…”.

    C’era anche l’orchestra?

    “No, in questi casi si canta con la base, quella che abbiamo presentato per partecipare e che non doveva essere cambiata”.

    Quale canzone ha portato?

    “Una di Tosca, che ha cantato a Sanremo nel 2020, “Ho amato tutto” è il titolo”.

    Ha sentito Luca Bechelli dopo l’esibizione?

    “Sì, mi ha chiamato complimentandosi. Aveva la voce rotta dall’emozione”.

    Che reazione hanno avuto i suoi figli nel vederla cantare a Sanremo?

    “Sono molto contenti di questo mio successo. Mi hanno seguita in streaming con emozione e orgoglio. Tutto questo mi riempie di gioia”.

    Stefania come guarderà questa sera il Festival di Sanremo?

    “Cercherò di immaginarmi il punto esatto dove ero io a cantare. E quando vedrò Amadeus entrare da dietro le quinte, ora so cosa c’è lì dietro. M’immaginerò di ripercorrere il corridoio dove ci sono tutte le foto delle edizioni di Sanremo, quelle giganti di Tony Renis e Domenico Modugno, la grande statua di Mike Bongiorno fuori dal teatro… . Consapevole che non potrò fare la cantante come avevo sognato, ma che però ho avuto la possibilità di immergermi in quell’atmosfera da sogno”.

    Cosa ci possiamo aspettare ancora da lei?

    “Ho ancora tanto da dare ma… mi fermo qui: sarà un’altra sorpresa che non posso al momento svelare”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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