CERBAIA (SAN CASCIANO) – Nelle foto in bianco e nero si rivedono bambini. Un piccolo mappamondo in classe, una cartina alla parete.
Grembiuli bianchi le femmine, scuri i maschi. Poi c’è un’altra foto, stavolta all’aperto, con sullo sfondo un pezzo di campagna. Con le insegnanti.
E’ la classe della maestra Bitossi, poco più di dieci fra alunne e alunni, anno 1964, San Quirico in Collina.
Ieri, giovedì 12 dicembre, si sono ritrovati quasi tutti (erano otto), ben sessant’anni dopo.
Chi vive ancora a San Quirico, chi a Montespertoli, chi a Firenze. C’ anche chi è andato a vivere all’estero, e non ha potuto essere presente.
Loro però c’erano. Al ristorante “Ma non mollo”, in via Bini Smaghi a Cerbaia.
Da quei grembiuli, quei banchi e quelle ginocchia scoperte è passata una vita.
E ieri, oltre mezzo secolo dopo, erano lì. A raccontarsela. Emozionandosi e ricordandosi aneddoti e storie. In un grande percorso chiamato vita.
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