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giovedì 30 Novembre 2023
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    La fuga di Alfred Vefa è finita al Ponterotto: si è sparato in mezzo a un noceto

    Dopo aver ucciso, giovedì scorso, la moglie Klodiana, aveva fatto perdere le tracce: stamani il ritrovamento. Siamo rimasti sul posto per ore: il racconto

    PONTEROTTO (SAN CASCIANO) – E’ finita in un appezzamento di terreno pieno di alberi di noci la fuga di Alfred Vefa, 44 anni, iniziata dopo avere ucciso la moglie (erano in fase di separazione) Klodiana, 36 anni.

    Entrambi originari dell’Albania, vivevano a Castelfiorentino: avevano due figli.

    Alfred aveva ucciso Klodiana in mezzo alla strada giovedì scorso, per poi scappare e far perdere le sue tracce.

    Fino al ritrovamento avvenuto nelle prime ore di oggi, sabato 30 settembre, in località Ponterotto, nel comune di San Casciano, lungo la strada provinciale Certaldese.

    A segnalare l’auto, una Golf grigia, è stato un automobilista di passaggio intorno alle 4. Sul posto si sono portate subito due pattuglie dei carabinieri.

    Dopo aver riscontrato che l’auto era quella ricercata, hanno indossato i giubbotti antiproiettile e si sono avvicinati al mezzo, con i vetri appannati dall’umidità della notte.

    Era chiusa: così, dopo avere rotto un finestrino, hanno constatato che all’interno non c’era nessuno.

    Con le torce hanno iniziato a cercare nella campagna circostante, chiedendo rinforzi.

    E’ stato il comandante della Stazione di San Casciano a trovare il corpo esanime di Alfred, che si era sparato un colpo alla testa: probabilmente con la stessa pistola che aveva ucciso Klodiana.

    Era a circa cinquanta metri dall’auto, parcheggiata fuori dalla corsia di marcia: aveva scavalcato una ripida scarpata per poi uccidersi in mezzo agli alberi di noci.

    Sul posto anche la squadra dei Ris dei carabinieri, che hanno repertato la pistola trovata accanto al corpo del suicida.

    C’è voluto anche l’intervento del reparto artificieri dell’Arma, che con il metal detector hanno trovato il bossolo scarrellato dalla pistola automatica usata dall’uomo.

    E’ stato richiesto anche l’intervento della Misericordia di Barberino Tavarnelle, con il medico per la constatazione del decesso.

    La salma è stata poi recuperata dall’azienda di onoranze funebri di San Casciano, per il trasporto a Medicina Legale di Careggi.

    Rimane da stabilire quando l’uomo si sia ucciso: c’è chi sostiene di avere visto la Golf parcheggiata fin dalla sera di venerdì.

    Sul posto per incontrare i giornalisti e le troupe televisive, il comandante del reparto operativo e nucleo radiomobile, il tenente colonnello Andrea Pezzillo.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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