SAN CASCIANO – Ha raccolto un’eredità pesante, quella lasciata da Marco Poli. E lo ha fatto con il piglio di chi ne è consapevole, responsabilizzato e motivato.
Michela Ragionieri, montespertolese, mamma di quattro figli, da settembre scorso è la nuova dirigente scolastica (la preside per dirla alla vecchia maniera) dell’Istituto Comprensivo “Il Principe” di San Casciano.
Ovvero, delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (sempre per dirla alla vecchia maniera asilo, elementari e medie) di tutto il territorio comunale. Parliamo di circa 1.350 studenti, 140 docenti.
E’ arrivata, come detto, al posto di Marco Poli, una vera e propria istituzione a San Casciano: sancascianese, preside per 11 anni del Comprensivo, andato a dirigere (un po’ nella sorpresa generale) l’Istituto “Alberti-Dante”, a Firenze.
Ragionieri arriva da un incarico di reggenza in un Comprensivo sull’Appennino tosco emiliano, appena terminato: può quindi dedicarsi a piene forze al nuovo ruolo in terra sancascianese.
Preside (la chiamiamo così) eredità pesante quindi…
“Direi proprio di sì: qui c’era un ottimo preside. C’è stato per tanti anni e svolgendo al meglio il suo ruolo”.
Che scuola ha trovato?
“Ben organizzata, molto grande, dalla gestione piuttosto complessa. L’impegno è massimo, da parte di tutti”.
Uno dei fiori all’occhiello dei plessi sancascianesi, che ovviamente dipende direttamente anche dalle decisioni dell’amministrazione comunale, è quella di avere mense interne in ogni scuola. Pensa che si proseguirà così?
“Come ha detto, su questo le valutazioni e le decisioni dell’amministrazione comunale sono centrali. Certamente l’idea nostra è proseguire così”.
Dal punto di vista infrastrutturale qual è la sua valutazione sui plessi?
“Buona. Non ci sono criticità se non quelle di ordinaria amministrazione”.
Ci sono realtà scolastiche mono sezione (pensiamo a situazioni come Montefiridolfi, San Pancrazio) della materna che, forse più di altre, rappresentano anche un presidio sociale per le comunità. Anche in questo caso l’idea è di mantenerle?
“La mia idea è quella: certo, ci sarà da dialogare con l’ente locale e l’ufficio scolastico regionale. E’ innegabile che in alcuni casi i numeri ci mettono un po’ in difficoltà”.
Infine: dobbiamo aspettarci delle novità a breve con la sua gestione?
“Il mio per il momento è un anno di osservazione: quando arrivi in una situazione nuova anche i docenti stessi sono solo dei nomi. Devi entrarci in contatto, parlarci, capire i progetti. A questo mi sto dedicando”.
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