CERBAIA (SAN CASCIANO) – La pittura che si fa passione, amicizia, confidenza. Creatività e complicità.
Fino a un evento davvero particolare. Che si terrà in un solo giorno, sabato 21 dicembre, nella bottega di ortolano di Ivano Gherardelli, a Cerbaia, nel cuore del paese.
L’hanno chiamato “L’orto di Ivano – Ispirazioni pittoriche”, e vedrà esposte (inaugurazione alle 11), fra le cassette di frutta e verdura, le opere di Simona Donati, Stefania Lapini, Beatrice Martini, Helen Gooda.
Cinque donne. Loro quattro e Rita Pedullà, la loro insegnante: ormai da sette anni portano avanti un percorso personale e collettivo. Con l’arte al centro di tutto.
“Dopo un corso al quale parteciparono molte donne – inizia a raccontarci Rita Pedullà, che viene a trovarci nel nostro ufficio di redazione sancascianese insieme a Stefania Lapini – loro quattro hanno continuato a venire da me, a casa (nello splendido borgo di Poppiano, n.d.r.). Incontri fra amiche insomma, con l’arte… al centro”.
“Il martedì mattina, un paio d’ore – continua – Sono diventati incontri di arte e studio della pittura, ma anche anche di amicizia. Raccontandosi, sempre con il pennello protagonista. E’ stato molto interessante perché sono stati sette anni di frequentazione, mai abbandonata: con il piacere di stare assieme che, per me, è alla base del corso di pittura”.
Insegna da anni Rita Pedullà: “In questo momento ho corsi a Montespertoli, Certaldo, Firenze, ad oggi ho 35 allievi” ci dice.
Le quattro che esporranno sabato 21 dicembre a Cerbaia, ci spiega, “sono persone completamente diverse come stile pittorico. Ognuna di loro ha trovato la sua strada, in un percorso che l’arte deve indicare, ovvero conoscersi in un segno. Adesso sono in grado di camminare da sole, ci troviamo e ci confrontiamo: momenti in comune in cui costruiamo senso pittorico”.
E’ orgogliosa di questo percorso Rita Pedullà: “Siamo riuscite ad ottenere ciò che per me è fondamentale in un corso di pittura, e per l’arte in sé: che, alla fine, serve per trovare noi stessi, scoprendo dentro di noi momenti di serenità, pace, silenzio. Mentre si lavora è una sorta di meditazione, si tira fuori quello che abbiamo: segni, colori…”.
Senza però essere autoreferenziali: “Quello che poi ci interessa – afferma – è verificare con l’esterno se i nostri lavori suscitano qualcosa. Non siamo lì per compiacersi, ma per suscitare delle emozioni anche negli altri: per primo ne parliamo fra noi, senza essere giudicanti. Fino alla gioia di vedere gli occhi di chi guarda e, magari, alla fine anche di chi compra un lavoro, un quadro da mettere in casa sua. Lasciando una parte di sé che finisce nelle vite di altri”.
Ma come si arriva… alla bottega di ortolano in piazza a Cerbaia? “Ogni anno cerchiamo un tema – risponde Rita Pedullà – Lo scorso anno 34 persone hanno lavorato su fiori, donne e madonne, e presentato tutto nella chiesa di Sant’Angelo Vico l’Abate. Fu un evento splendido”.
“A settembre – riprende – da quando siamo ripartiti, mi è venuta l’idea di concentrarsi sulle piccole cose. Andando a scoprire la bellezza anche in “umili” verdure. Abbiamo iniziato ad andare dall’ortolano e il nostro principale è, appunto, Ivano a Cerbaia: a comprare da lui le verdure e lavorarci su. Una volta che abbiamo avuto una ventina di pezzi ci siamo dette… ma dove li presentiamo? Meglio che da lui…”.
Ed ecco che è nato “L’orto di Ivano”, evento-flash di un giorno: “Grazie alla sua grande disponibilità, all’accoglienza che un negozio come questo, aperto da oltre 70 anni, sa dare”.
In mostra sabato 21 dicembre, conclude Pedullà, ci saranno “quattro persone che vengono da mondi diversi, lavori diversi, che non avevano a che fare con l’arte. Che hanno iniziato dopo i 50 anni. A me interessa che la persona che ha avuto il desiderio di dipingere si presenti. Molti dicono, io non son capace. Non è vero, è come per una lingua: studi e impari. Ognuno, con impegno, può arrivare ad avere la propria soddisfazione”.
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