MERCATALE (SAN CASCIANO) – A Mercatale, giovedì 22 maggio, la notizia della morte improvvisa dell’architetto Andrea Piazzini, 80 anni, ha lasciato tutti senza parole.
Un uomo stimato, conosciuto da tutti come “l’architetto Piazzini”, che con i suoi progetti ha lasciato molto in tutta la comunità di Mercatale (e non solo).
Fiorenzo Marcucci, governatore della Misericordia di Mercatale, lo ricorda così: “Siamo tutti profondamente addolorati. Andrea era un vero amico della Misericordia, una persona dal carattere deciso, sempre pronto a dare una mano. Ha seguito tanti progetti a Mercatale, ma soprattutto è stato l’anima dell’ampliamento della nostra sede”.
Un progetto che ha richiesto anni di lavoro, ma che grazie al suo impegno si è concluso nel marzo 2024, con l’inaugurazione in cui era presente anche l’ex sindaco, scomparso un anno fa, il 25 maggio 2024, Massimiliano Pescini.
“Durante l’inaugurazione – racconta il governatore – era felice e orgoglioso. Diceva che aveva voluto creare spazi pieni di luce, accoglienti. Andrea ci ha messo tanto di suo, non solo come architetto. Il suo contributo è stato davvero speciale, fatto con cuore e spirito di servizio, come solo chi sente un’opera anche un po’ propria sa fare”.
“Anche quando ha avuto problemi di salute, non si è tirato indietro – precisa Marcucci – Appena si è ripreso, è tornato subito a seguire i lavori. Mi disse che per lui quel progetto veniva prima di tutto, anche se voleva dire rinunciare a un po’ del suo tempo libero. Andrea ci mancherà davvero tanto”.
Anche don Nicola Materi, parroco di Mercatale, ha voluto ricordarlo con parole piene di affetto: “Quando ho saputo della sua morte, non ci potevo credere. Solo pochi giorni prima ci eravamo sentiti al telefono come sempre, parlando di tutte le cose da fare. Avevamo ancora tanti progetti, tante idee, specialmente sulla chiesa di Campoli”.
Poi durante un incontro con altri sacerdoti, don Nicola ci racconta: “È come se si fosse presentato un altro disegno, più grande. Un progetto misterioso, ma fatto a mano, come piaceva a lui. Solo che questa volta è fatto da una mano più grande, quella di Dio. E sembra dirci: fidatevi, c’è qualcosa di più grande che vi aspetta”.
Don Nicola, già dai primi momenti del suo arrivo a Mercatale, si era sentito subito accolto da Andrea.
«Lo chiamavo “il Piazzini” – ci dice – Anche se ero nuovo, mi ha fatto sentire parte di tutto. Abbiamo lavorato insieme alla ristrutturazione del Teatro ex Fulgens, un progetto importante che portava avanti anche nel ricordo affettuoso di don Vittorio Giovannini. Me ne parlava così spesso che sembrava di averlo conosciuto anche a me”.
“Il giorno del funerale – conclude don Nicola – per una coincidenza, era anche il giorno in cui era prevista la benedizione di tutto il paese dall’alto, da Montecampolesi. Sembrava un segno: come uno sguardo dall’alto su Mercatale. Un modo per dire: Andrea è ancora con noi, ma ora da un’altra prospettiva. Un pensiero, una preghiera. E un disegno grande, che ora abbraccia il cielo”.

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