MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – E’ stata un condensato di emozioni la Messa della patrona, Santa Cristina, a Montefiridolfi, in questo 2020 così difficile.
Una Messa, quella di venerdì 24 luglio, celebrata all’interno del campo sportivo “Gino Sani”, per rispettare al massimo tutte le consegne di sicurezza anti Covid e di distanziamento sociale.
Una Messa che ha dato il via alla tre giorni di celebrazioni della patrona, ridotte rispetto al passato (senza i “fochi” ad esempio). Ma comunque sentitissime dalla popolazione montigiana.
A concelebrarla il parroco di Montefiridolfi, padre Rosario Landrini. Il proposto di San Casciano (montigiano “doc”) don Massimiliano Gori.
E un ospite davvero speciale. Don Cristian Favalli, parroco di Ponte di Legno, originario di Berzo, paese natale dello stesso don Rosario e con il quale Montefiridolfi ha un legame duraturo negli anni.
Luoghi in cui la pandemia da Covid-19 ha picchiato durissimo. Luoghi in cui la morte ha bussato con una cadenza mai vista prima.
Lo ha ricordato don Cristian, raccontando anche alcuni aneddoti rimasti scolpiti per sempre nella sua memoria. E, da ieri, anche in quella dei tanti montigiani presenti.
Una Santa Cristina illuminata, con le luci della Pieve di Campoli sullo sfondo, ha accompagnato tutti i presenti in una funzione davvero speciale, indimenticabile per molti versi.Â
Al termine, la tradizione è tornata però a far capolino.
Con il consueto gelato offerto dalla Gelateria Vivoli di Firenze. Una delle piccole abitudini che fanno sentire il dolce sapore della normalità . Mai così desiderata.
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