SAN CASCIANO – Rimarrà nella storia del paese per avere “conservato” nel suo appartamento nel centro di San Casciano (in via Roma) ben 42 quintali d’immondizia di ogni genere.
Piero Senesi, conosciuto dai più come “Malanca” o “Pierino”, è venuto a mancare il 24 maggio scorso, all’età di 66 anni.
Una vita non facile per lui, una sorta di spirito libero: nonostante fosse seguito da persone qualificate, viveva nel suo mondo, compiendo anche atti illeciti a danno di tanti sancascianesi.
Che senza motivo si trovavano costretti a chiamare il fabbro per cambiare il cilindro della porta di casa, oppure quello della saracinesca del negozio riempito di colla.
Oppure dispetti alle auto che “Pierino” ingenuamente confessava, come gomme bucate o carrozzerie rigate: in tanti, purtroppo, hanno dovuto fare i conti con queste prodezze, rimettendoci anche dei soldi.
Senza contare la “collezione” di biciclette che illecitamente "requisiva". Reati e che poi inevitabilmente ha scontato con la pena del carcere.
Oggi hanno anche un nome, "accumulatori": aveva riempito la casa di uno strato incredibile di rifiuti: borse su borse, una bomba ecologica dal punto di vista igienico sanitario in pieno centro storico, della quale non fu facile venire a capo.
Mancava da San Casciano da diversi anni, dove doveva tornare per fine detenzione: il suo appartamento era stato ripulito e pronto ad accoglierlo con il prospetto di una vita nuova, ma Piero ha scelto di non farvi ritorno.
Salvo poi ritrovarlo, con stupore, qualche giorno fa nel camposanto del paese: la sua ultima dimora eterna, una tomba decorosa con mazzolini di fiori freschi in mezzo a tante altre croci.
di Antonio Taddei
© RIPRODUZIONE RISERVATA