SAN CASCIANO – Nel giorno della Festa della Donna vi raccontiamo la storia di Laura Ciaccheri, di San Fabiano (fra Mercatale e Valigondoli) e della sua passione per la pittura, tenacemente coltivata nella vita tra mille difficoltà.
Dall’ 8 marzo (inaugurazione alle 17.30) e per circa un mese, Laura presenta la sua mostra di quadri dedicati ad un periodo speciale della sua vita, trascorso a Castelbonsi.
L’esposizione pittorica sarà ospitata nel negozio ”Petit Carrè” di Enrico e Stefania, in piazza Pierozzi. Una coppia che ormai da tempo ha messo a disposizione il suo locale a tanti artisti.
“Per me – ci dice Laura – questa mostra è un regalo. Più che come pittrice vorrei essere conosciuta come una donna che amava il disegno, forse l’amava più del normale, ma che non potuto realizzare il suo sogno”.
“Sono nata a Firenze nel 1939 – ci racconta Laura – e direi che la passione per il bel disegno mi ha tenuto compagnia fin da piccola, una risorsa contro una quotidianità difficile”.
Mai supportata dalla famiglia in questa sua inclinazione, perché ispirazione quasi inconcepibile per una donna dei suoi tempi, finita la scuola professionale, a quindici anni arriva per Laura il primo lavoro presso un’industria artigianale di ceramiche artistiche, in cui impara la tecnica della decorazione. E dove è apprezzata da tutti.
“Nel lavoro che facevo – continua Laura – non c’era però spazio per la creatività individuale; così continuai da sola il mio percorso di apprendimento artistico, seguendo molti corsi di disegno ornamentale, disegno dal vivo e cartellonistico".
Poi, a metà degli anni ’50, Laura incontra il pittore Mario Romoli, che in quegli anni insegnava all’Accademia di Belle Arti. E che diventa il suo maestro. Nel suo studio in via delle Belle Donne, dove vive anche il pittore Annigoni, Laura impara molte tecniche del disegno.
Ma soprattutto il significato dell’arte, la sua anima più profonda, in un momento di grande fervore artistico che attraversava tutta la città di Firenze.
“Poi – continua Laura – diventata adulta, la responsabilità verso i miei figli e mio marito mi portarono a scegliere un lavoro economicamente utile, nel quale mi sono di sicuro affermata e che mi ha permesso di costruire la mia identità. Ma la pittura fu messa in un cassetto”.
Dopo un lungo periodo in giro per l’Italia, per seguire il lavoro del marito, nei primi anni ’80 Laura torna a Firenze.
Sarà l’incontro con la scuola Steineriana di Fiorenza de Angelis a farle riscoprire pennelli e colori. E sarà proprio in questa scuola che diventerà insegnante, per aiutare molti a realizzare la loro passione, ad esternarla; quello che a lei era stata negato.
Di questo periodo molti sono i lavori fatti ad acquerello, ma soprattutto con i colori ad olio, che espone in alcuni circoli culturali di Firenze e presso l’Associazione Artemisia di Firenze e A.M.I. University di Milano.
“Questa mostra a San Casciano – ci spiega Laura – rappresenta un momento speciale della mia vita, quando avevo trovato una casa qui nel Chianti, dove passavo più tempo possibile; a Castelbonsi che per me è il posto più bello del mondo".
“Questa casa – continua Laura – l’amavo moltissimo, ma sapevo che prima o poi l’avrei dovuta lasciare. E così decisi di dipingere quello che vedevo dalle finestre: visioni bellissime di un paesaggio magico e rassicurante".
“Questi quadri – aggiunge Laura – sono la prova tangibile dei miei ricordi, perché guardandoli ogni volta è come se tornassi lì”.
Tredici le opere esposte alla mostra, che rappresentano il nostro territorio, ancora una volta fonte di ispirazione per coloro che ne sanno cogliere l’anima più profonda.
“L’arte – conclude Laura – è forse l’unica cosa della mia vita in cui avrei potuto riconoscermi totalmente. Così non è stato: i miei tempi non erano pronti perché ciò si realizzasse. Il consiglio che mi sento di dare alle donne è quello di non sprecare mai la libertà che hanno oggi, per conoscersi e scegliere ciò che amano”.
di Silvia Luis
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