FABBRICA (SAN CASCIANO) – In tutte le chiese, dalle più grandi alle più piccole, è possibile in questo periodo fermarsi e ammirare il presepe.
Ci sono quelli con gli effetti del giorno e della notte, personaggi in movimento, ruscelli, laghetti.
Addirittura in alcuni c’è anche l’effetto della neve, che scende a piccoli fiocchi accompagnata da un canto natalizio.
Siamo andati a Fabbrica, piccolo borgo su una collina che guarda la vallata della Pesa: qui, nella chiesa di Sant’Andrea, adiacente alle mura di un antico Castello e affiancata dalla villa della fattoria, da tanti anni viene allestito il presepe.
Se un tempo veniva fatto in quella che oggi è la Compagnia, da qualche anno è sistemato sotto l’altare maggiore della chiesa.
A pensarci sono Francesco, che è anche il sacrestano, la moglie Mirella, insieme a Giuliana e Gianni.
“Sono circa sessantatre anni che accudiamo alla chiesa insieme a mio marito – ci racconta Mirella sottovoce – Tutte le domeniche e per le festività viene padre Rosario Landrini, sacerdote a cui siamo tutti affezionati. Tra le tante cose, a noi è affidato il compito di allestire il presepe”.
“Inoltre – dice ancora – sull’altare poniamo un Gesù Bambino che fu regalato da mia nonna alla chiesa”.
Il presepe è quello tradizionale: intorno i sassi spugnosi (che per il resto dell’anno si trovano nel giardino), il muschio trovato nel bosco di Fabbrica, l’ovile, le casine illuminate, la Sacra Famiglia, i vari personaggi.
E quest’anno Giuliana e Gianni hanno voluto arricchirlo con una piccola scala, fatta in sassi, con la staccionata.
Arriviamo nel momento in cui Mirella stringe a sé i Re Magi per depositarli nel Presepe. Un atto di devozione: inginocchiata ai piedi dell’altare mette delicatamente gli ultimi personaggi davanti al bambinello.
Un rito semplice, quasi fanciullesco, eseguito con amore e devozione.
E non importa se non ci sono effetti speciali: la semplicità dei gesti, l’attenzione che tutto sia lì, anno dopo anno, al suo posto, fa della chiesa di Fabbrica, dei suoi abitanti, una piccola Betlemme.
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