SAN CASCIANO – Pd e Sel di San Casciano si uniscono nella battaglia politica e culturale contro il femminicidio e presentano un ordine del giorno congiunto che sarà discusso in occasione del consiglio comunale di oggi, venerdì 19 luglio.
“Vista la tragica emergenza che il nostro Paese sta vivendo con episodi quotidiani di violenza sulle donne riteniamo il femminicidio sia diventato una vera e propria piaga sociale che non può essere sottovalutata né tantomeno ignorata – scrivono i consiglieri Laura Burgassi e Patrizia Maioli (Pd) e Gianni Mazzei (Sel) – Sono già oltre 50 le donne uccise dall’inizio dell’anno: sappiamo bene che questo atto non cambierà a breve il fenomeno e non ridurrà il numero delle vittime, ma crediamo che manifestando il nostro sdegno contro questo fenomeno, sia come comunità che come istituzione, si possa contribuire passo dopo passo a cambiare cultura e mentalità, e superare quegli stereotipi sociali e culturali che ancora discriminano le donne”.
All’indomani della chiusura della Festa democratica del capoluogo, dedicata quest’anno proprio al tema della donna, i consiglieri comunali di maggioranza accolgono con favore la recente approvazione con voto unanime da parte del Parlamento della Convenzione di Istanbul e ricordano quanto già attivo sul territorio, dallo sportello anti violenza di San Casciano gestito da Artemisia (055 602311) alla formazione per operatori dei servizi sul tema della violenza di genere, oltre al ruolo dei sindacati e delle associazioni locali.
“Vorremmo – dicono – che presto si arrivasse ad azioni coordinate sia a livello locale che nazionale e internazionale per tutelare fattivamente le vittime di violenza: dal basso noi non possiamo che condannare fermamente ogni forma di violenza, far sentire la vicinanza della nostra comunità alle famiglie delle vittime, sostenere i principi e gli obiettivi concreti che compongono la Convenzione di Istanbul e chiedere alla nostra amministrazione di non abbassare la guardia e continuare nell’opera di prevenzione, tutela e sostegno alle donne vittime di violenza anche attraverso la promozione di un ampio dibattito pubblico su questo tema”.
di Redazione
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