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giovedì 25 Aprile 2024
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    Prostitute nel Chianti: il Comune pensa a un re-inserimento sociale

    Dopo l'ordinanza che mira a colpire i clienti, da San Casciano la proposta di un percorso che possa aiutarle

    SAN CASCIANO – Il Comune di San Casciano cerca di andare oltre l'ordinanza anti prostituzione dei mesi scorsi, mirata a "colpire" i clienti delle ragazze che stazionano lungo le strade della Val di Greve, fra i comuni di San Casciano, Impruneta, Greve in Chianti.

     

    Ragazze che hanno dei nomi, non sono solo dei volti che scorrono davanti ai nostri finestrini: Jennifer, Bessy, poco più che ventenni, ma già profondamente infelici.

     

    Colpa di una vita non vissuta, in continua attesa, sprecata sulla strada dove i sogni e le speranze si infrangono ogni giorno in nome di una sopravvivenza perennemente in bilico.

     

    E’ la drammatica esperienza di alcune ragazze africane che nel Chianti giungono da Firenze a bordo di un pullman per vendere il proprio corpo e raccogliere, secondo quanto riferiscono le ragazze, “quel che basta a mangiare e sostenere le spese dell’affitto”.

     

    Sono le storie e gli sguardi captati da chi invece, come gli agenti sancascianesi della polizia locale dell'Unione comunale, i vigili di Greve e Impruneta, e i Carabinieri, sulla strada mettono in campo le proprie forze, anche congiuntamente, per sostenerle e tutelarle.

     

    L’ordinanza emessa alcuni mesi fa dai sindaci Paolo Sottani (Greve in Chianti), Massimiliano Pescini (San Casciano) e Alessio Calamandrei (Impruneta), ha fatto scattare in questi giorni la seconda fase dei controlli volti a contrastare il fenomeno della prostituzione nelle zone più colpite del Chianti.

     

    Le pattuglie, che prima operavano in forma congiunta, sono impegnate ad effettuare i controlli nei singoli territori intensificando le azioni di monitoraggio e la possibilità di sanzionare gli avventori con multe pari a 200 euro.

     

    Il divieto non è rivolto alle ragazze, soggetti deboli e a rischio di esclusione sociale, ma a coloro che esercitano la prostituzione, i cosiddetti clienti che in luoghi pubblici o aperti al pubblico, contrattano e concordano prestazioni sessuali a pagamento.

     

    “Sono le ragazze le vittime di questo fenomeno – commenta l’assessore alle pari opportunità di San Casciano Consuelo Cavallini – a loro intendiamo rivolgere un’attenzione particolare, abbiamo aderito al progetto regionale che mira a tutelare le donne in situazione di disagio e difficoltà personale attivando in un percorso di inserimento sociale, oltre a verificare il loro stato di salute in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili”.

     

    Il fenomeno implica anche questioni di sicurezza stradale e controllo della aree dal punto di vista ambientale. Le viabilità maggiormente interessate sono le diramazioni della Provinciale per Impruneta e Mercatale e la Strada Provinciale Traversa del Ferrone.

     

    Il piano è stato concertato con i comandanti di compagnia dei carabinieri Stefano Caneschi di Scandicci e Maurizio Mascioli di Figline Valdarno, nonché i comandanti delle locali stazioni dei carabinieri.

     

    “Il fenomeno – continua il sindaco Massimiliano Pescini – provoca un forte disagio nei residenti, nei turisti e nelle nostre aziende, il nostro provvedimento amministrativo, frutto di un'azione concertata con le forze dell'ordine, è finalizzato a tutelare la sicurezza e l'incolumità pubblica e la vivibilità della comunità”.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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