SAN CASCIANO – L’Orologio della Torre di piazza Pierozzi, nel cuore di San Casciano, non scandisce più il tempo con il suono della seicentesca campana.
Il bel quadrante la notte non è più illuminato. E ci si è messo pure il drappo della mostra di arte contemporanea Chiantissimo, che con il vento si è impigliato tra il meccanismo e le lancette fermando l’ora alle tre.
E quest’ultimo episodio ha riacceso gli animi di chi, all’Orologio di piazza, è affezionato. E che più volte ha interpellato il Comune di San Cascianoper far sì che intervenga per farlo riparare.
La Torre dell’Orologio è stata restaurata nel dicembre 2016 su progetto dell’architetto del Comune, Francesco Pruneti.
Fu restaurata anche la targa commemorativa dedicata a Giuseppe Garibaldi; in più, anche il meccanismo dell’Orologio realizzato dalle Officine Galileo di Firenze nel 1884, fu restaurato e riparato da Giovanni Ermini, uno dei pochi restauratori esperti in tutta la Toscana.
Oggi Giovanni Ermini è in pensione e, come già successo in altre situazioni, nessuno ha preso in eredità il suo mestiere.
Ma veniamo al malumore dei sancascianesi, che a gran voce reclamano il ripristino dell’Orologio che per secoli ha scandito il ritmo del paese.
“Non è possibile che rimanga in silenzio – ci dice Franca – il Comune deve prendersi carico di farlo ripartire!”.
“Se è stato fermato perché a qualcuno dà fastidio il battere delle ore – ci dice un signore, anche se non sembrerebbe proprio questo il caso – che compri casa in campagna. L’Orologio c’è sempre stato, fa parte del paese. E oltre a fare la sua bella figura, e nonostante tutti abbiano un orologio al polso e i cellulari, è ancora comodo alzare la testa e vedere l’ora”.
Ma c’è anche chi, di mestiere fa l’orologiaio in paese. Che ci ha informato che si mette a disposizione per un sopralluogo èper verificare le cause del guasto.
“Inoltre – ci dice sempre l’orologiaio – vista la delicatezza delle lancette, è importante che chi va a disincastrare il panno, lo faccia con molta attenzione”.
La buona volontà dunque c’è. L’auspicio è che presto l’Orologio di piazza Pierozzi torni a scandire il tempo del paese.
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