Firenze e i luoghi in cui sono stati commessi gli omicidi del “Mostro di Firenze” sabato 2 marzo si sono risvegliati con una notizia clamorosa se verrà confermata: la famigerata arma che ha ucciso 16 giovani coppie, la pistola marca Beretta calibro 22 Long Rifle, da una notizia apparsa sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, sarebbe venuta alla luce dopo anni e anni di ricerca infruttuosa.
L’arma era custodita in un bunker dell’aliquota di polizia giudiziaria dei carabinieri di Potenza. E' stata esaminata dai Ris, che sono riusciti (nonostante la matricola sia stata cancellata) parzialmente a risalire al numero di serie, arrivando a stabilire che l’arma sia stata venduta in un’armeria di Sassari nel maggio 1960.
Ad acquistarla sarebbe stato un amico di Salvatore Vinci, entrato a far parte dell’inchiesta sul “Mostro di Firenze”. Di lui si sono perse le tracce dal novembre 1988. Nei prossimi giorni seguiremo l’evolversi di questo ennesimo giallo, che se confermato riapre l’ipotesi più attendibile, ovvero la pista sarda vicina agli omicidi del “Mostro di Firenze” .
di Antonio Taddei
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