Si è stimata una presenza di circa duecentomila pellegrini giunti in piazza San Pietro a Roma per l’ultima udienza di mercoledì 27 febbraio tra piazza San Pietro e via della Conciliazione, dove Sua Santità Benedetto XVI ha salutato i presenti per l’ultima volta da Papa.
Tra questi ventimila, in uno “spicchio” della piazza, uno dei sessanta Pellegrini arrivati da San Casciano, ha alzato al cielo il cartello a forma di fiore con su scritto: “San Casciano Minime Sacro Cuore”.
Una delegazione di sei Suore Francescane Minime del Sacro Cuore della Casa di Riposo di San Giuseppe di San Casciano, il proposto don Massimiliano Gori (nella foto in alto), alcune dipendenti della struttura e fedeli, ha partecipato a questo evento storico e inaspettato per lo stesso ordine delle Suore Minime.
Che già da tempo avevano fissato questo appuntamento, un evento “normale”, di mercoledì 27 febbraio che si doveva tenere nell’Aula Nervi: l’occasione era anche per festeggiare il 150° Anniversario della nascita della Beata Maria Margherita Caiani, Fondatrice dell’Istituto Minime Suore del Sacro Cuore, la cui Casa Madre è a Poggio a Caiano, trasformatosi in un evento mondiale.
La Beata Caiani nasce il 2 novembre 1863 a Poggio a Caiano e verrà a mancare all’età di 58 anni l’8 agosto 1921 a Montughi (Firenze). Una sua frase che fa capire l’umiltà di questa suora è stata: "Noi che siamo le più piccine, le “Minime”, cerchiamo di diventare le massime in cielo".
Quattro pullman sono così partiti da Poggio a Caiano, uno da Viareggio, Piombino, Genova e San Casciano, per un totale di 600 partecipanti in onore della Beata Maria Margherita Caiani, le cui spoglie si trovano oggi nella Casa Madre a Poggio a Caiano.
A San Casciano le Suore Francescane Minime arrivano nel 1929 nell’attuale villa in via Don Gino Gamannossi: qui trovarono poche Suore di un Istituto che stava scomparendo, così furono inglobate in quello delle Suore Minime, dove iniziarono l’attività di casa di riposo, poi trasformatosi con vari ampliamenti in ospedale (per i sancascianesi era “l’ospedalino”) che cesserà la funzione nel 1978 per tornare come in origine a casa di Riposo “San Giuseppe”. Attualmente vi si trovano 60 ospiti, seguiti con professionalità da 40 dipendenti e 10 suore.
La partenza per Roma è avvenuta all'una di notte da San Casciano e alle 6, quando ancora Roma era immersa nel silenzio e nel buio, il gruppo di sancascianesi è stato tra i primi ad attendere l’ingresso in una delle tante entrate per piazza San Pietro. Dove, dopo l’apertura intorno alle 7, ben presto si è riempita di persone provenienti da tutto il mondo. A seguire vi proponiamo alcune immagini che non hanno bisogno di essere commentate, immagini che Il Gazzettino del Chianti, presente all’evento, ha voluto fermare in una giornata.
di Antonio Taddei
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