SANTA CRISTINA IN SALIVOLPE (SAN CASCIANO) – Nella piccola frazione di Santa Cristina in Salivolpe, poco distante da San Pancrazio, abita un grande estimatore di Dante Alighieri.
Si chiama Angiolino Bagnoli, geometra di professione, oggi pensionato: un uomo atletico, che con determinazione e forza percorre le colline del Chianti in sella alla sua bici “macinando” chilometri (anche questa è una sua grande passione).
Ebbene nel 2005 (e dopo i dovuti permessi) installò sulla parete della sua abitazione in via Malafrasca un pannello in ceramica con decori floreali, con tanto di stemma del comune di San Casciano.
E sulla destra vi fece scrivere: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”, verso 119 del canto XXVI dell’Inferno, noto anche come Canto di Ulisse.
Così, per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, Angiolino ha pensato bene di aggiungere un altro tassello, l’ultimo verso del Paradiso XXXIII v. 145 (sempre in ceramica) che chiude la Divina Commedia: “L’amor che muove il sole e l’altre stelle”.
Per quest’occasione Angiolino ha coinvolto anche i resident,i con l’auspicio di portare anche i loro bambini a vedere questa installazione, per un momento di festa e per far conoscere ai ragazzi la grandezza del Sommo Poeta.
Invitando anche il sindaco di San Casciano con un biglietto speciale, con tanto di timbro in ceralacca: invito al quale Roberto Ciappi è stato ben lieto di ricevere.
E così, in una bella domenica di dicembre, alla presenza di dieci bambini, genitori e sindaco, con grande gioia Angiolino Bagnoli ha voluto lasciare alle future generazioni un segno dell’intramontabile Sommo Poeta.
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