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venerdì 23 Maggio 2025
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    Sinistra Progetto Comune San Casciano: “Ecco perché la bandiera palestinese con noi il 25 aprile…”

    "Non basta organizzare fiaccolate e piangere lacrime di coccodrillo, occorre spingere a tutti i livelli per applicare le giuste sanzioni, le condanne internazionali e interrompere i rapporti commerciali"

    SAN CASCIANO – “Dopo le dichiarazioni degli ultimi giorni del primo ministro israeliano Netanyahu, che di fatto ha dato il via all’ultima fase della pulizia etnica e della distruzione di ciò che resta di Gaza, è difficile trovare parole adeguate per descrivere come ci sentiamo, e la rabbia che proviamo di fronte alle giustificazioni o al supporto diretto che istituzioni e media (nazionali ed europei) continuano a riconoscere alla macchina genocida di Israele”.

    A dirlo è il gruppo consiliare Sinistra Progetto Comune San Casciano, che spiega la sua posizione su quanto sta avvenendo a Gaza.

    “Quello che possiamo fare nel nostro piccolo – dicono – come gruppo consiliare, è tenere sempre e comunque vivo il discorso su ciò che si sta consumando in Palestina, fare il possibile per evitare che l’attenzione si sposti altrove e passi la narrazione che quello che avviene laggiù sia un conflitto bellico come tutti gli altri”.

    “Ecco perché – affermano – la bandiera di un popolo oppresso e perseguitato da decenni era con noi alle celebrazioni del 25 aprile. Ecco perché ribadiamo sempre ai nostri rappresentanti e avversari politici che quando si parla di storia e di memoria non bisogna mai farlo con la coscienza pulita dei posteri”.

    “Perché la storia è qui – aggiungono – è ora ed è più tragica che mai, avviene sotto gli occhi di tutti e tutte, mentre ci ostiniamo a difendere il nostro “giardino democratico” e a mettere gli affari prima di tutto il resto”.

    “Ecco perché non basta organizzare fiaccolate e piangere lacrime di coccodrillo – accusano – occorre spingere a tutti i livelli per applicare le giuste sanzioni, le condanne internazionali e interrompere i rapporti commerciali con lo stato criminale che sta di fatto riproducendo un Olocausto sotto i nostri occhi, infangando così anche la memoria delle sofferenze del proprio popolo”.

    “Ecco perché – annunciano in conclusione – venerdì 16 maggio parteciperemo all’incontro promosso da “Il Chianti per la pace” nel circolo Arci di San Casciano, nella speranza di incontrarvi tante e tanti sancascianesi che non vogliono arrendersi a questo stato di cose”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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