SAN CASCIANO – Se nell’agosto 2020 il ciliegio giapponese piantato nel Parco “Dante Tacci” (il Poggione), dagli amici del circolo Arci di San Casciano in memoria di Daniele Bandinelli (detto “Dinu”), venuto a mancare prematuramente all’età di 48 anni, era stato salvato, stavolta purtroppo non sarà così.
Allora infatti si erano impegnati nel curare il tenero fusto vandalizzato, abbattuto, utilizzando garze per innesti e ottenendo il risultato di salvarlo.
Ma stavolta sembra che non ci sia proprio nulla da fare.
La rottura è netta: e visto che ormai è cresciuto, pare proprio impossibile tentare di salvarlo. Dopo che, ancora una volta, è stato preso di mira dai soliti, vergognosi, inqualificabili vandali.
La notizia ha fatto ben presto il giro degli amici, che si erano impegnati e accudivano il ciliegio, diffondendo dispiacere. Rabbia e amarezza.
Era stato piantato in memoria di un ragazzo che amava la natura, i viaggi e la passione per la fotografia.
Atti sconsiderati, senza senso. Che non si sono fermati lì: perché sotto la passerella che porta al Poggione, in piazza Matteotti, è stato spaccato un vetro della pensilina per l’attesa degli autobus.
Tornando al ciliegio vandalizzato, forse c’è la speranza che le telecamere possano aver immortalato il vandalo (o i vandali).
Abbiamo anche contattato alcuni degli amici di Daniele Bandinelli, per capire se hanno intenzione di piantare un altro albero.
Perché non deve averla vinta chi commette tali gesti d’inciviltà.
“Per il momento dentro di noi prevale la rabbia – ammettono con la sacrosanta amarezza – tanta rabbia. Vediamo nei prossimi giorni cosa decideremo di fare”.
Un ciliegio per “Dinu”: piantato alla sua memoria al Parco del Poggione
Danneggiato due volte il ciliegio piantato in memoria di Daniele Bandinelli: vandali incommentabili
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