spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Vertici ChiantiBanca 2015/2016: i pm chiedono condanne fra 2 e 3 anni per 15 imputati

    Fra loro l'ex direttore generale Andrea Bianchi e l'ex presidente Claudio Corsi: fra i reati contestati, a vario titolo, ostacolo alla vigilanza di Banca d'Italia, false comunicazioni sociali

    SAN CASCIANO – Dopo una lunga attesa, prolungata anche a causa della pandemia da Covid-19, ieri (giovedì 25 marzo) i pm che si occupano della vicenda (Luca Turco e Giuseppe Ledda), hanno ufficialmente chiesto le condanne per i 15 imputati dei vertici di ChiantiBanca nel 2015 e 2016.

    Da 2 a 3 anni, in un processo con rito abbreviato che si svolge a Firenze, chiesti a carico dei vertici in carica nel periodo 2015-2016.

    Tra i 15 l’ex direttore generale Andrea Bianchi e l’ex presidente Claudio Corsi: fra i reati contestati, a vario titolo, ci sono l’ostacolo all’esercizio delle funzioni di autoritĂ  pubbliche di vigilanza (ovvero Banca d’Italia) e false comunicazioni sociali. 

    Tra le presunte irregolaritĂ , che sarebbero state accertate dalle indagini coordinate da Turco e Ledda, la modalitĂ  di classificazione del Btp 2046, acquistato per un valore nominale di 100 milioni di euro tra il 30 marzo e l’1 aprile 2015 come attivitĂ  finanziaria di categoria Afs (available for sale, disponibile per la vendita).

    Ma poi riclassificato, in via retroattiva, attraverso una modifica posteriore dei verbali, come attivitĂ  finanziaria di categoria Htm (held to maturity, detenibile fino a scadenza) con un valore di 126.436.000 euro.

    In questo modo, secondo i pm, con una modifica non lecita su un atto della banca, i vertici della Bcc chiantigiana avrebbero tratto in inganno le migliaia di soci (e la clientela) su quelle che erano le effettive condizioni patrimoniali.

    Sempre secondo la procura fiorentina gli indagati avrebbero omesso di dedurre dal patrimonio un negativo di circa 22,6 milioni di euro derivante dalle perdite subite dal Btp 2046.

    Ad essere contestata anche la contabilizzazione di mezzi propri superiori a quelli reali (228 milioni di euro anzichè 210).

    Infine, un’altra condotta illecita, sarebbe stata quella tenuta verso la Banca d’Italia: all’organo di vigilanza sarebbero state inviate, sempre secondo i pm, comunicazioni non veritiere. 

    La prossima udienza è fissata per il 15 aprile.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...