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mercoledì 17 Aprile 2024
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    Il Consorzio di Bonifica ci spiega come si sono formati: “Il segno della naturalità del fiume”

    PONTEROTTO (SAN CASCIANO) – C’è un breve tratto del fiume Pesa, dalla località Ponterotto in direzione Cerbaia, che è particolarmente curioso. E, se si vuole, affascinante.

     

    Qui infatti l’acqua lascia il suo “letto” naturale per entrare in una specie di canyon con mini rapide e piccole caverne, dove vi si trovano varie specie di pesci.

     

    Abbiamo documentato tutto e portato a conoscenza il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, per avere maggiori informazioni sul perché questo tratto del fiume presenta queste caratteristiche “anomale” rispetto ad altri tratti.

     

    "Si tratta – ci spiegano dal Consorzio – di un fenomeno di erosione regressiva del fondo alveo del torrente Pesa, aspetto del tutto naturale che già era visibile e noto da tempo in quel tratto. L’unicità del luogo è data dalla notevole varietà di strati geologici, dove si alternano conglomerati di ghiaie e ciottoli con sottostanti terreni argillitici di composizione più fine e compatta".

     

    "La presenza di luoghi come questo – tengono a dire – è favorita dalla estrema naturalità con la quale il Consorzio gestisce quel tratto particolarmente pregiato da un punto di vista ambientale e paesaggistico del torrente".

     

    "In altre parole – evidenziano – è l’ennesima testimonianza che un corso d’acqua è un organismo vivo e dinamico, che scava da una parte e deposita da un'altra con un suo equilibrio e che dunque è piuttosto inutile se non dannoso intervenire con dragaggi, escavazioni, sistemazioni troppo rigide".

     

    "In quest’ottica – dicono ancora dal CBMV – ricordiamo che anche il percorso della Pesa costituisce parte integrante della strategia di questione e riqualificazione del torrente, che nello spazio acquisito a demanio tra l’alveo e il tracciato è assolutamente libero di muoversi liberamente e laminare, riducendo la propria velocità, forza erosiva e dunque anche pericolosità idraulica".

     

    Un qualcosa di unico, che è possibile ammirare naturalmente in questo particolare periodo di siccità: un fenomeno che solo la natura sa riservare. A pochi metri… dalle nostre case.

     

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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