SAN CASCIANO – Un discorso di 27 minuti. Nel quale Massimiliano Pescini, neo consigliere regionale eletto con oltre 10.000 preferenze nella circoscrizione Firenze 2 (Chianti, Mugello, Valdisieve e Valdarno), ha raccontato emozioni, obiettivi, di un traguardo storico. Per lui e per tutto il Chianti fiorentino.
Un discorso iniziato con il sorriso, ricordando l’imitazione (diffusa sui social) che poche ore prima gli aveva riservato Duccio Becattini, consigliere comunale a San Casciano nel Pd e al suo fianco per tutta la campagna elettorale.
Ventisette minuti nei quali Pescini ha ripercorso le ultime settimane, insieme a quelle persone che hanno “una idea comune di Toscana e di politica”.
“Siamo la zona – ha detto – in cui Eugenio Giani e il centrosinistra hanno il miglior risultato di tutta la Toscana. Per l’attaccamento profondo ai valori che lo contraddistinguono, in una coalizione larga, che abbiamo voluto e costruito”.
“Con tutte le sensibilitĂ presenti – ha aggiunto – perchĂ© sapevamo che il centrodestra, nella sua forma peggiore, piĂą dura ed egoista, avrebbe potuto conquistare simpatia soprattutto dove il disagio e l’incertezza sono piĂą forti”.
I punti salienti del discorso
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“Non lasciare indietro nessuno. In un territorio che è bellezza nelle sue colline, ma anche valli che danno lavoro e futuro alle famiglie”.
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“Siamo comunitĂ solidali con una forte identitĂ aperta, in cui al primo posto dei pensieri di chi ci vive, ci opera e le amministra, c’è la qualitĂ della vita”.
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“Quella che si festeggia è la vittoria di un territorio bellissimo, che quando sta unito riesce a raggiungere grandi risultati”.
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“Non è un caso di affezione ideologica se il centrosinistra in queste zone ha questi risultati. E li ha sempre maggiori da quando il pezzo di ideologia connesso al voto si è ristretto, e si è ampliato quello legato alla qualitĂ della proposta politica e programmatica”.
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“I toscani sono persone che sanno soffrire, ma sanno anche che se ne esce insieme. Se si esce insieme da una difficoltĂ se ne esce piĂą forti. Se ci si chiude in casa siamo piĂą impauriti e piĂą poveri. I toscani sanno che le ricchezze singole non valgono se non c’è benessere diffuso: se noi disperderemo questo non saremo piĂą in grado di rappresentarne le speranze, i sogni e i bisogni”.
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“Questo risultato che festeggiamo insieme è la conseguenza di una serie di azioni, di contatti, di relazioni e di vicinanza. L’essenza della politica fatta bene. Una parola, politica, che purtroppo spesso non è apprezzata nelle sue forme nobili, nel suo essere governo delle cose di tutti”.
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“Questa vittoria deve essere al servizio di un percorso. Io mi pongo così, verso le amministrazioni comunali, i cittadini, le associazioni, i sindacati, il volontariato, le categorie. Il Pd deve tornare a essere un partito che rappresenta la maggioranza delle elettori, con le sue idee riformiste, di progresso della societĂ e di miglioramento delle condizioni di vita, ritrovando un pezzo del nostro popolo”.
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“Almeno smetteranno, i tanti che ci criticano da sinistra, e che anche in questo caso non hanno avuto grande successo, di accusarci di non essere abbastanza… di sinistra. Noi non dobbiamo essere di sinistra, dobbiamo parlare con tutti partendo dai piĂą umili”.Â
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“Il grande insegnamento di questa campagna elettorale è che ci dobbiamo, ogni giorno, sporcare le mani. Tutti insieme”.Â
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