SAN CASCIANO – Trent’anni. Un tempo infinito per una mamma che ha perso un figlio. Per un fratello che è rimasto figlio unico.
Tre decenni. Impossibili solo da immaginare. Eppure oggi eccoli qua, mamma… e il fratello … .
Che ricordano Yuri. Che non c’è più. Ma che in realtà c’è sempre.
Stasera guardando l’ennesimo tramonto dalla mia terrazza pensavo a te, mia dolce creatura; ne abbiamo visti tanti insieme!
Amavi la natura in tutte le sue forme. Non esisteva bestiola grande o piccola che tu non avessi tenuta tra le mani: lucertole, ragni bellissimi, mantidi religiose, gechi e perfino pipistrelli.
Io ti brontolavo ma poi rimanevo affascinata da tutte queste creature.
Volevi viaggiare, vedere cose nuove e con l’amica Barbara facevi progetti per raggiungere posti sperduti e fantastici.
Lei presa dall’entusiasmo ti diceva: “Forte, forte Yuri, allora si va!!”
Invece l’ultimo viaggio è stato molto più breve.
La mamma e il fratello
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