spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 29 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    La gara di pigiatura, nelle piazze e nelle cantine. Prima tappa a Montefiridolfi

    L'esperienza dell'Uva Pesta piace soprattutto agli stranieri. La rievocazione domenica 25 settembre

    MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – La rievocazione della pigiatura dell’uva è diventata un evento che coinvolge ormai da anni, le cittadinanze della Valdelsa, che vedono contendersi nelle pubbliche piazze le sfide tra compagini rionali.

     

    Adesso oltre alle comuni attività comunali, anche all’interno delle aziende agricole che producono vino, si sta riscoprendo questa attività legata al passato dove solitamente donne e bambini erano preposti alla pigiatura dell’uva a piedi nudi dentro grandi botti di legno .

     

    Con questo spirito l’associazione Etruria Promozione presieduta da Alessio Berni ha in programma varie dimostrazioni nelle aziende dei colli senesi e fiorentini.  Prima tappa tra quelle in programma si svolgerà domenica 25 alla Fattoria di Montefiridolfi,  nel comune di San Casciano, dove tanti visitatori, per lo più di origine straniera (americani e giapponesi in primis), hanno già prenotato la loro partecipazione all’ esperienza dell’ ”Uva Pesta”.

     

    “Sono personalmente soddisfatto – dice Berni – nel vedere che questa riscoperta, avviata con il Pigio a Poggibonsi nel 2004 prosegue e continua sia in pubbliche piazze che in storiche fattorie del Chianti e del nostro territorio. La nostra associazione intende proseguire questo percorso di rievocazione e sta lavorando per una contesa a carattere nazionale, della quale a breve sveleremo il progetto e il programmi” queste le parole del presidente

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...