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giovedì 3 Luglio 2025
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    Al via l’enoturismo, Coldiretti: “Basta la comunicazione di inizio attività”

    Saranno possibili degustazioni di vini propri e di prodotti tipici locali

    FIRENZE E TOSCANA – Non solo ‘Cantine aperte’. Accogliere enoturisti sarà più semplice tutto l’anno. Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha emanato le linee guida che regolano le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione.

     

    Alle aziende vitivinicole per accogliere in vigna e in cantina gli enoturisti basterà presentare al Comune la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). Le imprese potranno far degustare e vendere il proprio vino in abbinamento ad alimenti tipici locali ‘freddi’.

     

    “Una semplificazione notevole – spiega Simone Ciampoli (nella foto) direttore di Coldiretti Firenze-Prato- che permetterà alle nostre aziende di valorizzare e monetizzare il loro patrimonio, che non è fatto solo di eccellenti vini toscani, ma è anche cultura, paesaggio e buona alimentazione. Tra le iniziative che rientrano nella normativa anche quelle a carattere didattico e ricreativo nell'ambito delle cantine. Insomma, sarà più facile accogliere enoturisti tutto l’anno, non solo in occasione degli eventi come ‘Cantine aperte’”.

    La circolare ministeriale dettaglia le previsioni della legge di Bilancio 2018, che appunto prevedeva che ‘l'attività enoturistica è esercitata, previa presentazione al comune di competenza della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)…’.

    “Naturalmente – spiega Ciampoli – la normativa detta le condizioni perché si possa praticare l’enoturismo, che viene classificato come attività agricola connessa, con specifico regime fiscale, esclusivamente nell'ipotesi in cui sia svolta dall'imprenditore agricolo, singolo o associato".

     

    “Un ulteriore passo in avanti che accoglie le richieste di Coldiretti – spiega Ciampoli -, che puntano a valorizzare la capacità delle imprese agricole di essere multifunzionali, ed i relativi risvolti positivi per il territorio: ambientali, occupazionali e naturalmente economici. E le aziende delle zone vinicole del Chianti Classico Fiorentino, dell’Empolese e di Carmignano negli ultimi anni hanno tanto investito per andare incontro ai gusti e alle esigenze dei consumatori”.

    Fermi i requisiti generali, anche di carattere igienico-sanitario e di sicurezza, previsti dalla normativa vigente, si prevedono anche altri requisiti e standard di servizio per gli operatori che svolgono attività enoturistiche, dall'apertura settimanale agli strumenti di prenotazione online, dai cartelli con le informazioni alle indicazioni dei parcheggi.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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