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sabato 20 Aprile 2024
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    Articolata risposta del sindaco Paolo Sottani. Anche alle accuse del suo predecessore Alberto Bencistà

    GREVE IN CHIANTI – E' lunga, articolata, piena di dettagli e di risposte dirette. Anche alle accuse del suo predecessore Alberto Bencistà.

     

    Perché per il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani la lottizzazione di Palaia, nelle campagne di Poggio ai Mandorli, è una questione da chiarire in tutto e per tutto.

     

    “Possiamo nascondere la testa sotto la sabbia – inizia – e scaricare sui cittadini del futuro il peso economico di un risarcimento colossale. Oppure possiamo sistemare una questione che si trascina da 40 anni e che rischia di costarci carissima”.

     

    La lottizzazione di Palaia è infatti una vicenda che affonda la sua storia negli anni Settanta e che, nel corso di quattro decenni, si è trascinata nelle aule dei tribunali fino ad arrivare ai giorni nostri.

     

    Una lottizzazione sulla quale, anche se il termine è un po' forte, Sottanni ha dovuto prcedere anche… turandosi un po' il naso.

     

    “Nonostante la nostra contrarietà – spiega il sindaco – ci sono cose che pur volendo non possono più essere cambiate. L’area edificabile non la può più togliere nessuno perché è un diritto acquisito dei lottizzanti e pertanto possono comunque edificare e chiedere anche i danni per il tempo perso".

     

    "Anzi – tiene a ricordare – con questo via libera limitiamo i danni economici per il Comune perché vincolato ad una transazione con la quale i lottizzanti rinunciano ad ogni pretesa risarcitoria. Non possiamo appellarci neppure all’attuale Pit/pp che prevede all’articolo 38 una tutela particolare del nostro paesaggio".

     

    "Pure qui – spiega ancora Sottani – si fanno salvi tutti i piani attuativi già approvati e convenzionati proprio per i diritti acquisiti”.

     

    Poi c'è l'idea base del suo mandato, ovvero quella di guardare avanti: “Noi abbiamo il dovere di guardare avanti e, come abbiamo detto in campagna elettorale. E nelle linee programmatiche di mandato cerchiamo dove è possibile di portare a definizione i contenzioni in corso per evitare ai grevigiani i costi aggiuntivi di probabili richieste danni per gli stop e per i rinvii. E’ il momento di guardare al futuro risolvendo i problemi decennali che incombono sulle teste dei nostri figli, proprio come ho promesso ai grevigiani quando mi sono candidato. Non sarà mai mio il metodo del rinvio, del provare a scaricare le scelte (e le spese) sul futuro, dello scaricabarile”.

     

    “E’ proprio per questo che mi stupiscono molto le dichiarazioni uscite sui giornali dell’ex sindaco sulla lottizzazione di Palaia – aggiunge Sottani – Mi stupiscono perché proprio lui, poco più di un anno fa in consiglio comunale (il 12 settembre 2013) dichiarò di dover trovare una soluzione su Palaia "perché sennò, è chiaro, di fronte al Tar noi perdiamo ed il Tar stesso devo dire… è stato benevolo nei nostri confronti perché ha detto sostanzialmente che comprendiamo le motivazioni dell’amministrazione comunale però le leggi sono queste e noi dobbiamo fare applicare le leggi e rispettare le leggi"".

     

    "Lo disse da sindaco, in una seduta ufficiale, quindi – continua Sottani – sa bene come stanno le cose e sa anche cosa dobbiamo fare. Sa che noi, oggi, abbiamo solo completato il percorso della deliberazione della giunta comunale n. 127 dell'1 ottobre .2012 approvata dalla precedente amministrazione con la quale veniva dato mandato ai servizi urbanistici e lavori pubblici di predisporre tutti gli atti necessari alla definizione della questione. Nella delibera, firmata dallo stesso Bencistà che oggi fa lo sdegnato sui giornali, si evidenzia il superamento di tutte le problematiche emerse negli anni precedenti. E l’amministrazione è una ed una sola sia che governi Paolo Saturnini, Marco Hagge o Bencistà”.

     

    Poi riassume la storia della lottizzazione di Palaia, affinchè sia chiaro che "siamo di fronte ad una scelta obbligata”.

     

    Si va indietro al 1971 "con l’approvazione del primo strumento urbanistico rappresentato dal piano di fabbricazione con il quale viene istituita l’area edificabile per mc. 38.794,63 per una complessiva area di mq. 129.315,30. Venti anni dopo, nel 1991, a seguito di inerzia del Comune per il rilascio dei permessi a costruire i lottizzanti si rivolsero al Tar che – nel 1994 – ha accolto il ricorso dei lottizzanti ordinando l’esecuzione della sentenza”.

     

    "Fu solo l’inizio di una guerra di carte bollate fra Comune e lottizzatori – prosegue il sindaco – che si è trascinata fino ad oggi. Il 4 luglio 1994 il Comune di Greve in Chianti non ottemperò all’esecuzione la sentenza ed adottò una “variante di tutela e salvaguardia” che cancellava oltre 250.000 mc di nuove costruzioni dall’allora vigente Piano di Fabbricazione, tra cui la “Lottizzazione di Palaia” modificando la destinazione da residenziale ad agricola ed inserendo ai margini dell’abitato di Chiocchio circa 8.700 mc".

     

    Una storia lunga e complessa quella che riassume Sottani: "Ecco che ne emerse nel 1999 un nuovo ricorso al Tar chiedendo l’annullamento di questo atto e i lottizzatori ottennero ragione in tribunale, avverso a questa sentenza il comune ricorre al Consiglio di Stato chiedendo la sospensiva che non viene concessa rimanendo pendente il giudizio di merito. Il 30 maggio 2001 il Comune decise di cercare con i lottizzatori un accordo transattivo ottenendo una riduzione di volumetria da 38.794,63 a mc. 29.000 e chiedendo l’abbandono dell’edificazione sulla fascia destra percorrendo la vicinale da Chiocchio a Poggio ai Mandorli con contemporanea riduzione della superficie edificabile da 129.318,30 a 68.700 mc. Ottenne anche la costruzione di un depuratore per l’intero abitato di Chiocchio e la realizzazione di una pista ciclabile e pedonale all’interno dell’abitato di Chiocchio (successivamente realizzata direttamente dall’amministrazione)".

     

    Si arriva al 27 ottobre 2006 "con deliberazione n. 99 – racconta Sottani – il Comune adotta il Piano Attuativo. La procedura per arrivare all’approvazione è molto accurata, viene richiesta una approvazione dalla soprintendenza la quale chiede chiarimenti ed integrazioni ed impone diverse prescrizioni e fra queste un ridotto dimensionamento della strada. La verifica è talmente dettagliata che prevede anche il numero di ulivi che devono essere rimpiantati".

     

    "Nel periodo di adozione – dice ancora – vengono presentate varie osservazioni in particolare dalle associazioni ambientaliste, dalla Consulta di zona ed anche dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze e dalla Soprintendenza. Ai lottizzanti viene richiesto di adeguarsi alle osservazioni pervenute mediante la elaborazione di un nuovo progetto. Il 28 maggio 2008 con deliberazione n. 54 l’amministrazione comunale. approva definitivamente il Piano Attuativo".

     

    Altro salto, al 30 gennaio 2009 quando "viene sottoscritta la relativa convenzione tra il Comune di Greve in Chianti e le società lottizzanti Verde Habitat S.r.l., Rocca del Moro S.r.l. e Cavitria Casa Vitivinicola S.a. (quest’ultima solo in qualità di proprietaria del terreno dove deve essere realizzato il depuratore). Nella convenzione in sostituzione della pista pedonale viene inserito al sistemazione dell’area a verde e sportiva accanto alla casa del popolo di Chiocchio. Viene inoltre inserito la progettazione e realizzazione dell’ampliamento della scuola elementare di Strada in Chianti mediante lo scomputo delle opere di urbanizzazione secondaria per un importo di 1.146.718 euro".

     

    Quasi due anni dopo, il 22 dicembre 2010, "le società lottizzanti presentano richiesta di permesso di costruire per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria relative alla lottizzazione stessa".

     

    In precedenza, il primo ottobre di quell'anno, "la giunta comunale con deliberazione n. 127 mediante atto di indirizzo delibera di autorizzare il responsabile del servizio urbanistica e del servizio lavori pubblici a rilasciare i titoli per la realizzazione delle opere di urbanizzazione. All’interno dell’atto nel preambolo è chiara la motivazione con al quale la giunta precedente da l’indirizzo di procedere".

     

    Ma la storia infinita… prosegue: "Il 21 dicembre 2012 veniva emesso provvedimento di diniego per all’ampiezza della strada interna di lottizzazione che risultava inferiore a quanto previsto, al mancato rispetto per i percorsi pedonali delle prescrizioni previste dalla normativa sule barriere architettoniche e non erano stati computati idonei standard relativamente alle attrezzature per l’istruzione e attrezzature di interesse comune. I lottizzanti ricorrono nuovamente al Tar impugnando il diniego e chiedendo la sospensiva; il 26 marzo 2013 il Tar concede la sospensiva rinviando il merito al 18 dicembre 2013 successivamente a seguito di richieste di documentazione da parte del Tar al Comune di Greve in Chianti viene fissata l’udienza per il giorno 9 dicembre 2014".

     

    "Considerato che – prosegue Sottani – come evidenziato anche dal sindaco precedente nella risposta all’interrogazione in consiglio comunale del 2013 la possibilità di soccombere è molto alta alla luce dell’ultima sentenza sfavorevole esponendo l’amministrazione comunale a pretese risarcitorio rilevanti. Considerare la possibilità di rivedere l’ampliamento della scuola elementare di Strada in Chianti anche in considerazione delle enormi criticità emerse sul progetto, rimettendo la valutazione in sede di approvazione dei nuovi strumenti urbanistici nei quali verranno fatte le opportune verifiche e ricognizioni per verificare con certezza gli spazi necessari per i prossimi anni per l’area nord del comune".

     

    "Con l'approvazione nei giorni scorsi della delibera da parte del consiglio comunale – conclude Sottani – siamo arrivati alla definizione della quarantennale questione mediante l'approvazione di un accordo transattivo che permette ai legali delle parti entro venerdì prossimo di depositare istanza congiunta di rinvio della trattazione del merito del ricorso fissato per il 9 dicembre prossimo, e con la rinuncia del ricorso le società lottizzanti rinunciano anche ad ogni pretesa risarcitoria nei confronti dell'amministrazione comunale e permette, a seguito delle mutate esigenze, l'opportunità di rivalutare l'ampliamento della scuola elementare di Strada in Chianti rimettendo la decisione in sede d approvazione dei nuovi strumenti urbanistici".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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