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martedì 30 Aprile 2024
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    Elettrodomestici rotti: riparo o ricompro. Sicuramente… non getto in strada!

    Quindi, se ci troviamo con un elettrodomestico che non funziona più al meglio, come dobbiamo comportarci? Vediamo come scegliere e quando una soluzione diventa più conveniente delle altre

    Troppo spesso si percorre con la macchina una strada un po’ isolata e quando si trova una piazzola di sosta dove ci si vorrebbe fermare per fare delle foto, godere il panorama o semplicemente sgranchirsi un pochino le gambe si è impossibilitati ad accostare perché vediamo una discarica abusiva.

    La componente principale della spazzatura? Elettrodomestici!

    Nell’era di internet 2.0, dove tutto il mondo è connesso, tutti i ragazzi del mondo si sono uniti per lanciare un messaggio green di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente, ancora c’è chi abbandona gli elettrodomestici sul ciglio di una strada o in un prato.

    Accade su tutto il territorio nazionale e non è un’eccezione virtuosa la Toscana: proprio poco tempo fa sono stati fermati e sanzionati a Firenze due uomini che abbandonavano elettrodomestici per strada senza autorizzazione.

    Quindi, se ci troviamo a che fare con un elettrodomestico che non funziona più al meglio, come dobbiamo comportarci?

    Possiamo scegliere tra due opzioni principali: riparare o smaltire. Vediamo insieme come scegliere e quando una soluzione diventa più conveniente delle altre.

    1- Riparare

    Se è nostra intenzione riparare il frigorifero o la lavastoviglie, affidiamoci solo a personale certificato e competente, se cerchiamo su internet controlliamo che i dati siano esposti con chiarezza, compresi recapiti e partita Iva.

    Facciamo attenzione anche ai prezzi, facciamo in modo che siano esposti sempre con chiarezza e che non compaiano magicamente costi aggiuntivi mano a mano che andiamo avanti con il discorso.

    Ovviamente, controlliamo prima che sia scaduta effettivamente la garanzia, altrimenti possiamo portarlo dove lo abbiamo acquistato per una riparazione gratuita. Se stiamo cercando qualcuno di serio che effettua assistenza elettrodomestici a Firenze, possiamo affidarci a SulSicuro, dove troveremo tecnici certificati, pronti a intervenire con pezzi nuovi e originali.

    Una volta valutato il preventivo, verifichiamo che il costo della riparazione non superi il valore dell’elettrodomestico, altrimenti è il caso di pensare allo smaltimento.

    2 – Smaltire

    Se l’elettrodomestico ha ormai dato tutto, finendo definitivamente il suo ciclo vitale e quindi ne vogliamo acquistare uno nuovo, è fondamentale smaltire il vecchio dispositivo nel modo corretto.

    I rifiuti da apparecchiature elettroniche e elettriche sono rifiuti speciali e vanno smaltiti nel modo giusto per due motivi principali:

    Evitare l’inquinamento del suolo e delle acque, dato che non sono biodegradabili e spesso sono composti con sostanze tossiche se disperse.

    Consentire il reimpiego delle loro componenti, come plastica, rame, alluminio, piombo.
    Ovviamente, l’abbandono in strada in discariche improvvisate e abusive è assolutamente vietato, ma, fortunatamente, esistono delle soluzioni corrette e legali che ci permetteranno di vivere in maniera civile:

    Spesso, per un nuovo acquisto è possibile consegnare il vecchio elettrodomestico al venditore.

    Sarà ritirato a titolo assolutamente gratuito e a volte – magari con qualche promozione in atto – è possibile avere anche un piccolo sconto sul nuovo prodotto da acquistare.

    Si può decidere di portare l’elettrodomestico nell’isola ecologica del proprio comune o in un centro di raccolta spot che verrà appositamente predisposto dall’amministrazione.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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