Vi scrivo per segnalarvi un taglio boschivo sopra Lamole: praticamente un quarto forse di più della superficie boschiva del versante ovest del San Michele, è stato tagliato.
E fino a qua… posso anche comprendere, anche se l’enorme superficie esposta tutta assieme è un impatto deleterio importante.
Il problema è come è stata tagliata: se davano fuoco facevano minor danno.
Non esagero, non faccio ironia. Ruspe hanno spianato e disintegrato ogni cosa, vie antiche, morfologia. Tutto.
Covoni di fasciame ruspati nei fossi, e piantoni per la ricrescita esilissimi malconci lasciati a distanze ridicole.
Nessuno controlla nulla. Brutto lavoro. Fine.
Direi che è il caso di farci un polverone, visto certi atteggiamenti amministrativi.
# La parola all’esperto: “Quel bosco nelle foto è stato sottoposto a un taglio regolare”
Che te ne fai di un superantincendio se non hai bosco? Cosa vuoi fare del turismo ecologico? Lo conduci nel deserto?
Che ce ne frega di tre alberi plurisecolari quando lasci spazzare via decine di km quadrati?
Marco Cappelletti, fotoamatore
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