PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – L’immobile scolastico che ospita la scuola primaria (cinque classi) e la scuola dell’infanzia (due classi) a Panzano in Chianti, in via Da Verrazzano, non ha superato la verifiche sismiche di secondo livello.
Si va quindi, fra il disappunto di genitori e famiglie, verso una lunga chiusura per lavori di ristrutturazione.
Chiusura che avrĂ la durata di tutto l’anno scolastico 2021-2022, per riaprire le porte a settembre del prossimo anno.
Durante la chiusura, e qui sta la problematica principale, l’amministrazione comunale grevigiana ha previsto di allestire le classi provvisorie nel capoluogo, a Greve in Chianti.
Con tutti i disagi per lo spostamento e per il trasporto dei bambini. Sia per lo stesso Comune che, soprattutto, per le famiglie.
Martedì prossimo a Panzano in Chianti il sindaco Paolo Sottani incontrerà i genitori dei bambini in una assemblea pubblica che si preannuncia molto tesa.
La notizia dell’inagibilitĂ della scuola panzanese è arrivata nei giorni scorsi: durante le verifiche di tipo 1 (quelle piĂą “blande”) effettuate dal Comune su tutti gli edifici scolastici del territorio, la situazione piĂą complicata era parsa quella dell’immobile panzanese.
Da qui la scelta di effettuare verifiche piĂą approfondite, di tipo 2, che hanno portato al responso.
Che, secondo l’amministrazione comunale, non può essere interpretato (vista anche la delicatezza della tipologia di immobile, che ospita oltre cento bambini, oltre a insegnanti e personale scolastico). Insomma, non si può entrare in quell’immobile a settembre.
Le previsioni (ma nelle prossime settimane ci saranno informazioni piĂą precise) parlano di progettualitĂ dell’intervento e affidamenti entro gennaio, con la partenza dei lavori a inizio anno e una durata di quattro-cinque mesi.
I genitori, dal canto loro, chiederebbero invece al Comune ogni sforzo possibile per far rimanere i loro figli a Panzano in Chianti: ma le verifiche effettuate a questo proposito dalla stessa amministrazione comunale pare che non abbiano portato a poter prospettare soluzioni alternative in questo senso.
Se ne parlerĂ comunque, diffusamente, nell’assemblea di martedì prossimo. E, come detto, non sarĂ un’assemblea banale.
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