GREVE IN CHIANTI – Dopo più di un anno di chiusura, ha riaperto la macelleria Ceccatelli, con Mario ed Angiolo nuovamente dietro il bancone per soddisfare i piaceri mangerecci dei loro clienti.
Una riapertura che da parte di tutti è vista come una festa, soprattutto per gli amici di Mario, che hanno voluto festeggiare questo giorno con una sorpresa.
“Per noi amici è una grande emozione – ci dicono – vedere di nuovo aperta questa bottega e non soltanto per le prelibatezze che il nostro Mario, assieme a babbo Angiolo, prepara sempre con tanta cura”.
“Ma quello che ci rende davvero felici – riprendono – è che finalmente un ragazzo può tornare, a testa alta, a fare ciò che più gli piace, dopo un anno di dura lotta, durante il quale, il morale non si è mai spezzato”.
Commosso e felice Mario: “E’ stato un anno difficilissimo, non lo posso negare, ma la vicinanza di molti, l’interesse che in tanti hanno manifestato per me e la mia famiglia mi ha dato una forza incredibile. E una voglia pazzesca di ritornare ad una vita normale il prima possibile”.
“Sicuramente – tiene a dire – se possiamo riaprire è merito anche delle tante persone che ci sono state vicine e voglio davvero ringraziarli tutti a nome mio e di tutta la mia famiglia”.
“Siamo doppiamente contenti di riaprire – prosegue – perché il 15 ottobre festeggeremo gli ottant’anni della macelleria. Una storia che parte da mio nonno, passa per mio padre arrivando ai giorni d’oggi, dove ci sono anche io a mandare avanti questa tradizione”.
“In questi mesi, comunque non siamo rimasti fermi – racconta ancora Mario – abbiamo dato una ringiovanita alla bottega, ho studiato, seguendo anche dei corsi di chimica della cucina, per migliorare i nostri preparati ed offrire sempre più prelibatezze ai nostri clienti”.
“In più – dice ancora – abbiamo dato una spinta maggiore alla qualità dei nostri prodotti. Puntando tanto verso il benessere degli animali, dai quali proviene la carne che consumiamo, abbiamo cambiato dei fornitori per andare incontro ad una salubrità della carne sempre maggiore, che parte dal benessere fisico e mentale degli animali stessi”.
“Vi aspettiamo tutti anche solo per un saluto – conclude – una volta entrati però, sarebbe un sacrilegio non assaggiare almeno una delle nostre ricette tipiche, a maggior ragione sapendo che il Mezzone è una ricetta tramandata da nonno Mario, il Pollo in Galantina è una specialità di Angiolo e la porchetta è una mia ricetta. Venite, saremo contenti di accogliervi nuovamente in bottega!”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA