spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdƬ 3 Maggio 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Chianti Classico Collection 2022, i numeri del Gallo Nero: nel 2021 vendite per +11% rispetto al 2019

    Un trend di crescita che continua anche nel 2022 che, a fine febbraio, fa registrare giĆ  un +7% rispetto al primo bimestre del 2021

    FIRENZE – Secondo e ultimo giorno di Chianti Classico Collection alla Stazione Leopolda di Firenze.Ā 

    E la denominazione del Gallo Nero fa il punto su numeri e dati che, messi in fila dal Consorzio, raccontano nero su bianco il grande momento di sviluppo e fiducia del settore.

    Che, pur nelle difficoltĆ  globali (da vedere, ad esempio, con l’aumento di costi se e come ci sarĆ  riduzione delle marginalitĆ  nei profitti) sta vivendo una fase espansiva.

    Lo aveva annunciato giĆ  ieri il presidente, Giovanni Manetti. Lo confermano tutti gli indicatori.

    # Chianti Classico, il presidente del Consorzio Giovanni Manetti certifica lo stato di salute: ā€œEā€™ ottimoā€

    “Il 2021 – spiegano dal Consorzio – pur caratterizzato dallā€™evento eccezionale della pandemia, si ĆØ concluso con un bilancio migliore delle aspettative, con un + 21% rispetto al 2020Ā  e +11% rispetto al 2019. Un trend di crescita che continua anche nel 2022 che, a fine febbraio, fa registrare giĆ  un +7% rispetto al primo bimestre del 2021”.

    “In generale – si evidenzia – aumenta il valore globale della denominazione, anche a partire dalle uve: la quotazione al quintale della vendemmia 2021 ĆØ stata piĆ¹ alta del 20% rispetto allā€™anno precedente, offrendo una maggiore remunerativitĆ  anche alle aziende che non imbottigliano”.

    Per quel che riguarda il prodotto imbottigliato, “si conferma la tendenza alla crescita del peso – in volumi venduti e in valore – delle tipologie ā€œpremiumā€ del Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione. Nel 2021 le due tipologie hanno rappresentato, congiuntamente, il 43% della produzione e il 55% del fatturato (fonte Maxidata)”.

    Guardando ai mercati del Chianti Classico, “gli USA – specifica il Consorzio – si confermano ancora una volta al primo posto, una posizione che ormai detengono da oltre 15 anni: una bottiglia su tre di Chianti Classico trova infatti sbocco in questo Paese (33% delle vendite totali); stabile al secondo posto il mercato interno dove oggi viene venduto il 20% del totale dei vini Chianti Classico commercializzati. Segue il Canada al terzo posto (10%), un mercato che negli ultimi anni ci ha dato grandi soddisfazioni”.

    “Buona – affermano – anche la performance del Regno Unito che si attesta al quarto posto (8%): un paese dove il Consorzio Vino Chianti Classico continuerĆ  ad investire anche nel 2022 con vari eventi e attivitĆ  promozionali. Poi, fra i mercati consolidati, la preziosa Germania, anchā€™essa oggetto di particolare attenzione nella strategia consortile (6%). A seguire i Paesi Scandinavi, la Svizzera, il Benelux e il Giappone”.

    “Da evidenziare – tengono a sottolineare – fra i mercati emergenti che hanno mostrato maggiore dinamicitĆ  ed interesse verso la denominazione Chianti Classico, la Corea del Sud che nel 2021 ha raddoppiato le importazioni di Chianti Classico rispetto allā€™anno precedente eĀ  addirittura quadruplicato il numero delle bottiglie importate nel 2019”.

    ā€œSiamo molto soddisfatti dellā€™affermazione del Chianti Classico sui mercati internazionali ā€“ dichiara Giovanni ManettiĀ ā€“ e, in particolare, del trend positivo degli Stati Uniti e del Canada e della tenuta di tutti gli altri mercati storici per i vini del Gallo Nero. Apprezziamo anche il risultato del mercato interno, che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli anni che ha visto lā€™introduzione della tipologia Gran Selezione nel 2014 e che oggi presenta ilĀ  progetto UGA del Chianti Classico. Ancora molto puĆ² e deve essere fatto ed ĆØ uno dei principali obiettivi del mio mandato di presidente quello di ā€œvalorizzare ulteriormenteā€ la denominazione continuando a consolidarne il valore e lā€™immagine nella sfera delle eccellenze enologiche mondiali”.

    Dallā€™indagine sulle vendite del Gallo Nero effettuata dal Consorzio, il Chianti Classico vanta “una penetrazione commerciale davvero particolare; pur rimanendo infatti spiccata la concentrazione delle vendite nei suoi mercati storici, i vini del Gallo Nero raggiungono anche mete insolite, al di fuori dalle normali rotte commerciali e in tutti i continenti: i vini a denominazione sono infatti distribuiti in oltre 130 paesi in tutto il mondo”.

    Obiettivo programmatico del Consorzio, si legge ancora nell’analisi, “ĆØ una equa e stabile remunerazione per tutta la filiera, fattore indispensabile per la programmazione aziendale nel medio-lungo periodo ed elemento fondamentale in un processo di crescita del valore globale della denominazione”.

    “Il quadro economico positivo – si rivendica in conclusione – ĆØ frutto di una ricerca di qualitĆ  che ĆØ un percorso in continuo itinere: lā€™attenzione alla compatibilitĆ  della viticoltura con lā€™ecosistema della zona di produzione del Chianti Classico ĆØ una chiave per assicurare lunga vita a un territorio vocato. Territorio che sarĆ  ulteriormente valorizzato dalle attivitĆ  del Distretto Rurale del Chianti (costituitosi nel maggio del 2019) e dalla Candidatura UNESCO del Paesaggio Culturale”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine ĆØ un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicitĆ , che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuitĆ  del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne lā€™indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, puĆ² fare la differenza. PerchĆ© pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...