SAN CASCIANO – Piccoli tesori, oggetti del passato, tornano alla luce lungo il letto del torrente Pesa in secca.
Non è però così facile e scontato il ritrovamento: anche perché si deve fare i conti con il caldo, la fatica, la pazienza.
A farci partecipi di un ritrovamento insolito è un nostro lettore che, nel pomeriggio assolato, ci chiama per farci partecipare.
Decidiamo di andare ad assistere, per vedere cosa riporterà alla luce tra i bianchi sassi della Pesa. Dove è difficile anche camminare.
Quando arriviamo, si nota una parte appena scavata. Ne esce un oggetto che sembra qualcosa di bronzo.
Chiediamo subito se non sia un residuato bellico, ma Indiana Jones del Chianti, così ci siamo permessi di ribattezzarlo, ci rassicura che non c’è nessun pericolo. L’oggetto che sta per riportare alla luce è innocuo.
Per estrarlo bisogna fare la massima attenzione, per impedire che si rompa (ammesso che sia integro).
Alcuni nuovi passaggi con il metal detector indicano che non ci sono altri oggetti, quindi si procede a scavare.
Prima con le mani, poi con la punta di un coltello, intorno a quella che piano piano prende la forma di una vecchia piccola campana.
“La cosa importante – ci dice senza distogliere lo sguardo sullo scavo – è che non sia spezzata a metà, ma integra. Chissà in quanti sassi avrà battuto prima di fermarsi qui, e quante piene nel tempo l’avranno trasportata chissà da dove”.
Mentre emerge si nota in rilievo un decoro. E quando finalmente arriva il momento della “liberazione”, ecco la sorpresa.
Si tratta di una bella campana di bronzo, dove si trovano due “M”, sicuramente il nome della Madonna, Maria. L’unica cosa che manca è il batacchio, ma per il resto, lavata con un po’ di acqua, acquista subito il suo fascino.
“Ho deciso da poco di provare a ispezionare con il metal detector il letto della Pesa – ci racconta il nostro Indiana Jones del Chianti – Devo dire che è molto faticoso e per la maggior parte si trovano oggetti di nessun valore. Ma poi, com’è successo oggi, ci si può imbattere in qualcosa di davvero carino. Ma ho trovato anche altri due pezzi curiosi”.
Ovvero?
“Un vecchio cucchiaio in rame e un elmetto americano. Se si considera tutto il tempo che è stato nell’acqua, si è conservato benissimo!”.
Lasciamo il nostro lettore su quello che rimane del torrente, intento nella sua ricerca.
Una ricerca che chissà ancora per quanto sarà possibile: perché alle prime piogge si spera che l’acqua della Pesa tornerà a scorrere, nascondendo di nuovo i suoi tesori ma ridando vita al torrente.
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