SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Le difficoltà che stanno attraversando il settore moda e pelletteria non risparmiano nessuno.
E anche Furla, la grande azienda che ha il suo quartier generale nella zona industriale della Sambuca, ricorrerà alla cassa integrazione.
I circa 100 dipendenti del polo sambuchino ne saranno interessati a partire dal prossimo 1 ottobre. Per uno-due giorni alla settimana.
La conferma ci arriva da Luca Barbetti, segretario generale Filctem Firenze.
“E’ stata aperta la procedura per la cassa integrazione – spiega – che da Furla per adesso non avevano fatto, a differenza della stragrande maggioranza delle aziende del mondo della moda”.
“Ma la situazione rimane complessa – aggiunge – segni di una ripresa a breve termine non ve ne sono, e allora anche qui è stata presa questa decisione”.
“Il primo primo incontro con l’azienda c’è stato la settimana scorsa” prosegue Barbetti, al quale chiediamo quanto impatterà la cassa integrazione sulle tasche dei lavoratori.
“Dipende molto da quanto sarà l’utilizzo da parte dell’azienda – risponde – se sarà un utilizzo intensivo è un impatto importante sulla retribuzione del lavoratore, se è più rarefatto l’impatto è più ridotto”.
“Ci sarà interlocuzione con i sindacati – conclude Barbetti -quando verrà fatto il piano settimanale dell’utilizzo della cassa integrazione. Quando facciamo le procedure infatti, chiediamo all’azienda non solo di capire la situazione, ma di attuare la massima rotazione possibile fra i dipendenti”.
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