SAN CASCIANO – I fatti conseguenti alla finale di calcio d Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, disputata a Roma sabato 3 maggio sono noti.
Ma in tutto ciò c’è chi di quella partita ha portato a casa… un “trofeo”, ovvero il pallone di calcio che ha dato inizio alla sfida. E che prima della fine del primo tempo dopo un tiro è uscito dal campo andando tra il pubblico, tra la curva sud e la tribuna.
Ed ecco che il pallone è finito tra le mani del “Moro”, accanito tifoso sancascianese della Fiorentina. E come dimostrano le foto del "prima" e del "dopo", alla fine il pallone… è rimasto a lui.
"Fin da bambino – ci racconta – sono stato a contatto con i giocatori della Fiorentina. Il mio babbo faceva servizio allo stadio di Firenze e ogni volta che c’era una partita mi portava con sé, così sono diventato un tifoso viola".
"Siamo riusciti a entrare allo stadio alle 20.55 – racconta ricordando la serata di sabato scorso – e all’interno girava la voce che un tifoso del Napoli era stato ucciso. Il rischio era che non si disputasse la partita. Dopodiché i fatti sono noti a tutti".
"Il bello – ci dice ancora – è che non si capisce come abbiano fatto a passare tutte quelle bombe carta lanciate dai tifosi del Napoli. Io mi ero portato una banana e quando lo steward l’ha vista mi ha detto che sarei entrato solo senza! Cosa ho fatto? Ho preferito… mangiarla subito, altrimenti l’avrei dovuta lasciare insieme a tante altre rimaste lì da una parte".
Nonostante tutto però il "Moro" non è tornato a mani vuote a San Casciano: sul pullman insieme agli altri tifosi al vetro era stato appeso anche un cartello con la scritta “Il Moro c’era”.
E con quel pallone “recuperato” il viaggio di ritorno è stato diverso, potendo fare anche qualche palleggio esorcizzando così l’amarezza della sconfitta.
di Antonio Taddei
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